Ricevo e volentieri pubblico

Oppis Erhos

Da: Filippo Martini
Inviato: mercoledì 16 febbraio 2011 11.38.41
A: Oscar Pizzato

Il libro mi è piaciuto moltissimo, mi sono immedesimato nel personaggio e da appassionato cacciatore ho provato delle meravigliose sensazioni: avrei voluto essere io al posto del protagonista per vivere quelle stupende avventure in quei paradisi venatori con i suoi stupendi ausiliari.

Io l’ho interpretato come un vero manuale di caccia alla beccaccia e il giorno seguente alla lettura mi sono recato in un negozio e mi sono attrezzato come mi ha consigliato l’autore: scarponi, zaino e campani.
Vi sembrerà strano ma da quel giorno il mio nuovo zaino ha sempre accolto un selvatico abbattuto; non sarà forse stato merito dell’attrezzatura però, da giovane ed inesperto cacciatore, ho sempre fatto tesoro dei consigli che il Signor Pizzato mi ha dato e questo libro ha arricchito di molto il mio bagaglio culturale venatorio.

L’arte della caccia nella nostra famiglia si tramanda di generazione in generazione ed io fin da bambino condivido con mio padre questa grande passione che però non si è mai espressa appieno.
Si usciva la mattina con il sole o con la pioggia, fucile in mano, armati di buona volontà e tanta voglia di camminare. Poi se portavamo a casa qualche selvatico bene, altrimenti ci accontentavamo di aver fatto una bella passeggiata.

Un bel giorno ho deciso di prendermi un cucciolo di setter per sostituire il mio buon vecchio Max, mi sono seduto davanti al mio PC ed ho digitato “allevamento setter Vicenza”.
Il sito che mi ha colpito di più è stato OPPIS SETTER quindi ho preso il telefono ed ho chiamato.

Da quel giorno ho trovato un amico, un esperto cinofilo ed una persona sempre disponibile e molto paziente che mi ha saputo consigliare ed ha capito subito le mie esigenze ed i miei limiti ma soprattutto ho trovato loro: OPPIS ERHOS ed OPPIS LADY i miei due inseparabili compagni d’avventura .

Oppis Lady

La stagione venatoria 2010/2011 per me è stata la più bella e soddisfacente: andare a letto la sera pensando a cosa ti aspetta l’indomani mattina, a quali strategie ERHOS adotterà per scovare una beccaccia e per farla involare, arrampicandosi per le nostre scoscese rupi o creandosi delle gallerie tra gli spinosi roveti ed usare tutto il fiato disponibile per collaborare con LADY, la nostra esperta cacciatrice, meticolosa cercatrice, precisa in ogni suo movimento e comportamento e soprattutto che non sbaglia un colpo ed è sempre pronta a tutto per soddisfarci.

Grazie Oscar, continua ad allevare quei cani stupendi e non fermarti, scrivi ancora.

P.S.: Aspetto il secondo libro

Filippo Martini
Customer Service – Electrical Engineer

36075 Montecchio Maggiore (Vicenza) – ITALY

- -

Ferma su quaglia

Sul finire del 2008 mi arriva una telefonata da parte di un Giovane Cacciatore di Montorso Vicentino, di nome Filippo Martini.

Mi racconta di alcune disavventure che in quel periodo stava vivendo con il suo Ausiliare Setter Inglese, purtroppo giunto al capolinea della propria carriera, che da sempre aveva avuto un pessimo carattere e non andava d’accordo con nessun altro Cane.
Lo stesso Filippo mi precisa che l’aveva acquistato da un “privato”,  e per di più che qualche anno prima aveva acquistato, anche in quel caso da un “privato”, un Esemplare di Pointer Inglese, senza però essere riuscito ad insegnargli nulla, proprio a causa del carattere del più anziano ed anche perché lo stesso Setter Inglese almeno la Selvaggina la incontrava.
Per questo, nel corso degli anni  il Pointer si era  “ingelosito” del più esperto Setter e oltre a non aver mai “fermato”, non aveva mai “consentito” su quest’ultimo, anzi, quando riusciva a percepire che il Setter era in ferma lo cercava con gli occhi e non appena lo notava, “caricava” sul Selvatico: un Vero Disastro Cino/Venatorio.

Stanco di ciò e considerando che la Genetica è pur sempre Genetica, Filippo si dice: “Molto meglio annegarsi in un mare grande che in una pozzanghera d’acqua”, così inizia ad interessarsi al possibile acquisto di un Cucciolo non più da un “privato“ ma da un Allevatore Professionista, e avendo sentito parlare positivamente dell’Allevamento OPPIS, oltre ad averne verificato i requisiti su Internet, si decide a contattarmi per un colloquio conoscitivo.

Ferma su beccaccia

Ascoltata l’argomentazione introduttiva, dapprima l’ho ringraziato per aver scelto il mio Allevamento e poi l’ho aggiornato sui miei programmi, che prevedevano un paio di Fattrici in fase di gestazione, e che per l’inizio del 2009, se tutto fosse filato liscio, sicuramente qualcosa avrei potuto offrirgli, così ci siamo accordati di risentirci nuovamente dopo la metà di Gennaio.
Come un orologio svizzero, poco dopo l’inizio del nuovo anno, ecco la telefonata di Filippo.
Oltre a ringraziarlo ancora una volta per l’interesse e per la fedeltà dimostratemi, l’ho invitato a presentarsi appena ne avesse avuto la possibilità, poiché mi aveva raccontato di lavorare come Tecnico per una Grande Azienda Vicentina che opera in tutto il mondo e di non poter sempre sapere quando riusciva ad essere libero.

Trascorsa qualche altra settimana, un venerdì Filippo mi ricontatta e mi comunica di essere riuscito a ritagliarsi per il giorno successivo il tempo per venire a vedere le Cucciolate di cui gli avevo parlato e così fissiamo l’appuntamento.
Il mattino seguente giunge al cancello del mio Allevamento a bordo di un’Audi A3 color Grigio Metallizzato dalla quale scendono, oltre a lui, la Giovane Moglie e suo Padre.

Ci siamo presentati, ed ho invitato l’intero gruppetto a bere un buon caffè caldo nel Bar all’interno della Struttura, poi, dopo aver ascoltato il racconto riferito alle loro Origini Venatorie [il nonno era il Guardacaccia di un Famosissimo Nobile dell’Alto Vicentino, per cui sia Filippo che suo padre erano cresciuti a “Pane e Caccia”, soprattutto col Cane da Ferma], ci siamo portati nella Zona delle “Sale Parto e Svezzamento” e gli ho singolarmente esposto le Origini Genetiche dei Genitori [anch’essi lì presenti, come di consuetudine] delle “Tre Cucciolate” allora visibili.

Ho indicato al Giovane Cacciatore Filippo, sia la Cucciolata sulla quale prestare maggior attenzione [chiaramente a “mio” modo di vedere], sia il Maschietto che avrebbero dovuto eventualmente scegliere.
Nonostante qualche perplessità [a parer mio non sarebbe mai opportuno voler osservare una ventina di Cuccioli contemporaneamente], il mio consiglio è stato ben soppesato e alla fine il Maschietto dal mantello Bianco/Fegato, “OPPIS ERHOS”, è divenuto il Nuovo Futuro Ausiliare della Famiglia Martini di Montorso Vicentino.

Dopo aver firmato il Contratto di vendita e  aver ricevuto la conseguente caparra, ho consigliato loro di tornare a ritirare il Cucciolo appena avesse compiuto “i primi 70 giorni di vita”, in quanto sia lo Svezzamento dalla Madre, così come tutte le relative Vaccinazioni Preventive sarebbero state correttamente assolti. Così, verso la fine di Marzo 2009, OPPIS ERHOS è stato definitivamente trasferito come da accordi contrattuali, dall’Allevamento di nascita alla residenza della Famiglia Martini.

Nel corso del Luglio successivo, giunto all’età di Sette Mesi ed oramai divenuto un Cucciolotto, OPPIS ERHOS mi viene affidato per espresso volere dei Signori Martini, Padre e Figlio, poiché dimostrava già allora un Carattere Molto Forte ed altrettanto Esuberante e, a loro dire, era diventato difficile “gestirlo” una volta liberato sul terreno.
A me è stato chiesto l’impegno di intervenire adeguatamente per Addestrarlo all’Ubbidienza e di Iniziare il Dressage Cino/Venatorio.

Dopo avergli dato davvero poche lezioni riguardanti le Basi Educative nell’apposito Campo Recintato della mia Struttura, vedendone i notevoli progressi, per “non appesantire o annoiare” il mio Giovane “Studente”, ho deciso che sarebbe stato meglio liberarlo all’esterno, possibilmente in un’area dove i Selvatici, quelli Veri, avrebbero potuto darmi qualche indicazione maggiore  rispetto a quanto sino allora operato.

Fagiano in lontananza

Già alla prima uscita l’indole e l’equilibrio assolutamente naturali espressi dal Giovanissimo OPPIS ERHOS, mi hanno lasciato “di stucco, a bocca aperta”. Sembrava un Ausiliare Adulto, il classico Esemplare “Nato Imparato”.
Al primissimo incontro con una Giovane Fagiana, l’ha “bruciata di scatto” neanche fosse un Ausiliare Consumato, “fermandola” in Stile di Razza, morbido, flesso sul posteriore e con le Scapole all’in su, quasi a “bucare” la pelle, per poi “guidarla, gattonando leggerissimo” come fosse stata la cosa più naturale al mondo. Pochi metri più avanti ha “fermato” un Beccaccino posto ai limiti di una piccola marcita, a ben oltre 50 metri di distanza, e così per tutti i successivi “incontri”.

Non mi è rimasto che contattare Filippo e, seppure molto in anticipo rispetto alle previsioni, anche se “contro i miei interessi”, chiedergli di venire a controllare quanto io stesso quotidianamente avevo avuto modo di vedere di persona, per poi riprendersi il Giovanissimo Setter Inglese.
Ricordo ancora l’esclamazione del Giovane Cacciatore vicentino: “Ma come, già pronto? … già finito? … ma ne è sicuro?”
“Vieni a vedere con i tuoi occhi,” ho risposto ” nemmeno io ci crederei se non l’avessi visto con i miei”.

Il sabato successivo, nel tardo pomeriggio, Filippo ed il padre si sono presentati come da accordi, e gli ho confermato quanto già detto al telefono, accompagnandoli con OPPIS ERHOS sul terreno.
A dire il vero, quell’uscita non è stata nemmeno lontanamente convincente quanto le precedenti, sia perché il tempo non era dei migliori, sia perché molto probabilmente il Giovanissimo Ausiliare era abbastanza “tirato, sfinito e stanco” a causa delle frequenti uscite accumulatesi in quei giorni, tutte ravvicinate tra loro.
“Chiaramente non può essere già un Maestro dell’Arte Cino/Venatoria” gli ho detto “questo è sicuro, ma credo comunque che sia inutile che il Cane rimanga nelle mie mani, questo è altrettanto certo. Molto meglio che siate voi ora a proseguire l’opera che vi dirò, anche per poter meglio comprenderne i metodi, le modalità, le caratteristiche, il carattere … e quant’altro. Attenzione però a non farlo uscire col Pointer, altrimenti tutto il lavoro fin qui svolto può risultare vano”.
Molto perplessi, i Signori Martini non hanno avuto che credere alle mie parole e, anche se pieni di dubbi, mi hanno dato ascolto portandosi OPPIS ERHOS con loro.

Lepre

Qualche altra settimana dopo, diversamente da quanto gli avevo richiesto, Filippo mi telefona e mi dice: “Mi spiace disturbarla, [ho imparato poi, conoscendolo, che questa è la frase che ripete sempre] ma credo di aver commesso un guaio, perché dopo essere uscito con OPPIS ERHOS in più occasioni da solo e non aver mai incontrato nulla, ho creduto di far bene ad accompagnarlo col mio Pointer e … fatalità delle fatalità, nel corso di una ferma su Lepre del Giovane Setter, lo stesso Pointer quando se n’é accorto, ha caricato. Che guaio ho combinato! Mi spiace, sono proprio uno stupido”.
Ti avevo avvertito Filippo, non dovevi assolutamente farlo. Hai più provato OPPIS ERHOS dopo questo fatto?
“No, no, non ne ho avuto il coraggio. Cosa devo fare ora?”
Ci ho pensato un po’ e ho risposto: “Ascoltami Filippo, domani sera devo partire per il Sud Italia, mi faresti un favore? Mi porteresti il tuo Pointer fino all’imbocco dell’autostrada di Vicenza Ovest, così lo porto con me?”
E Lui “Perché?”
“Tu portamelo, poi ti dirò.”

La sera seguente, puntuale all’appuntamento, Filippo scende dal suo furgoncino. “Ma che cosa intende fare col mio Pointer?” mi chiede.
Tu consegnalo a me, poi ti informerò nei prossimi giorni, mentre tu dovrai uscire con OPPIS ERHOS
in perfetta solitudine e dirmi come si comporta, d’accordo?
“Se lo dice lei … anche mio padre mi dice sempre di ascoltarla”.

Pochi giorni dopo squilla il cellulare e vedo il nome di Filippo apparire sul display, rispondo e sento subito dall’altra parte una voce squillante, felice, molto felice che mi dice: “Oscar, aveva ragione lei, senza il Pointer, il Giovane OPPIS ERHOS è un’altra cosa. Ferma ancora, ferma molto bene e molto solido. Per fortuna non è successo nulla dopo il guaio che avevo combinato.
Bene, molto bene, sono felice per te e per tuo padre, ora dovresti tenere bene a mente ciò che ti ho insegnato tempo fa e metterlo in pratica. In più, anche senza chiedertelo ho trovato a chi dare il tuo Pointer
[non era assolutamente vero, almeno fino a quel momento], visto che mi dicevi che riporta molto bene anche dall’acqua. Approfittando del fatto che ero qui, l’ho già consegnato, ancora ieri”.

Mi aspettavo una serie di insulti dopo quello che gli avevo detto, invece … “Oscar, mio padre l’aveva capito subito e me l’aveva anche detto. Sinceramente mi spiace perché l’ho cresciuto io, ma credo sia la soluzione migliore per tutti”.
La telefonata non si è fermata lì ed anche nelle settimane seguenti ho avuto modo di parlare con Filippo, così pure più avanti, fino al successivo Natale 2009, quando ci siamo scambiati gli Auguri.

Ferma su beccaccia

Poi, all’inizio del 2010, Filippo mi comunica la sua intenzione di acquistare dal mio Allevamento un altro Esemplare e, credendo di averne afferrato le abitudini oltre alle caratteristiche di Caccia, lo consiglio in una precisa direzione.
Lui si innamora subito del nuovo Soggetto che gli ho descritto e, pur fra mille sforzi economici [da poco gli è nata una bambina, la primogenita, ed ha sostenuto tutte le spese necessarie, insieme all’acquisto della nuova auto, un grande impegno per una Giovane Coppia], facendosi aiutare dal padre acquista OPPIS CALHY, un Setterone dal mantello Blu Belton e dalla Morfologia Dirompente, scultorea, di grande Bellezza. Filippo è al settimo cielo, felicissimo.

Durante l’estate mi telefona in più occasioni e sento che l’umore non è dei migliori.
“Cosa c’è che non va Filippo?” gli chiedo.
“Mi vergogno un po’ a dirglielo” mi risponde “e anche mio padre non sa più come consigliarmi, perché il Nuovo Cane non mi ascolta proprio, va sempre troppo lungo e combina ciò che vuole, sempre lontano da noi. Non riusciamo mai a vedere cosa combina, non è mai nelle nostre vicinanze, inoltre mi sta rovinando anche OPPIS ERHOS.”
“Ok Filippo, non ti devi assolutamente vergognare, lascia fare a me. Appena rientrerò dalla Lapponia mi farò sentire io stesso e verrò da te. Ritirerò OPPIS CALHY e ti fornirò l’Esemplare che, ora, credo di aver capito possa essere più consono alle Vostre Caratteristiche Venatorie, non preoccuparti”.

Dopo qualche settimana, come promesso, [la Stagione Venatoria 2010/2011 nel frattempo era già iniziata], contatto Filippo e gli chiedo quando potrebbe essere disponibile, dicendogli inoltre che questa volta, per questa particolare occasione, desidero essere  “io” ad uscire con lui e suo padre, sui loro Territori di Caccia, per svolgere al meglio il mio lavoro.
Fissato l’appuntamento, alle 5.00 del mattino ci incontriamo all’imbocco dell’autostrada di Montecchio Maggiore e prima di “uscire” ci prendiamo un buon caffè.
Arrivati sul posto della Battuta, faccio scendere dal Furgone Due specifici Esemplari, entrambi di razza Setter Inglese ed entrambi “OPPIS” ma, particolare non di poco conto, dalle caratteristiche diametralmente opposte.

Percorse poche centinaia di metri, Filippo mi dice: “Oscar, il Maschio mi piace moltissimo, corre senza fatica, allunga proprio come piace a me. Quanti anni ha?”
Con l’occhio vigile, osservo continuamente le reazioni di suo padre senza farmi notare, chiaramente.
In questo modo comprendo che il padre, senza mai esprimersi a voce, è seriamente attratto dalla Femmina.
Chiedo nuovamente ai signori Martini dettagli sulle abitudini, sui metodi e sul tipo di cerca del loro Vecchio Setter Inglese, che l’anno precedente li aveva abbandonati.

Starna

In più, continuo insistentemente a farmi spiegare come loro stessi di solito “si muovono” sul terreno, come lo “prendono”, dove si spostano [notando davanti ai miei occhi colline ovunque] e senza dare ad intendere nulla, dopo una buona mezz’oretta di Caccia mi permetto di sbilanciarmi: “Bene, se volete  ora potremmo anche tornare ai nostri furgoni, con quello che ci siamo detti stamattina e vedendo direttamente i Terreni che abitualmente frequentate, ho ben inteso qual è l’Ausiliare che può meglio esservi utile. Spero che come avvenuto in passato teniate in considerazione il mio parere. Che ne dite?”

“Ma è sicuro Oscar di quanto sta dicendo? Come può aver compreso le Nostre necessità se non abbiamo incontrato ancora niente, nessun tipo di Selvatico?”
Filippo, ascoltami. Vedo che tu sei attratto dal Maschio e non ti biasimo di certo, ma con quel Cane in questi luoghi e col Vostro metodo di Caccia non ammazzeresti nessun animale, credimi, sinceramente. Tutti gli altri Cacciatori dei dintorni invece, farebbero festa tutti i giorni perché andrebbero a sparare sotto la ferma del tuo Cane molto prima del tuo arrivo.
La Femmina è senz’altro molto meno appariscente ma allo stesso tempo, credimi, per i Tuoi ed i Vostri bisogni Cino/Venatori, è più adatta, più completa e le espressioni che ho notato sul volto di tuo padre me ne hanno dato ulteriore conferma.
E, girandomi  verso suo padre, ho aggiunto: “Ho ragione o parlo per nulla?”
Il padre, con voce tenue, quasi per non disturbare mi ha risposto: “Tutto vero, tutto giusto, la penso anch’io esattamente così, altrimenti era inutile sostituire OPPIS CALHY!”.

Oppis Behby

Nelle settimane a seguire e ancora oggi, ogni volta che ho l’opportunità di rispondere alle telefonate dell’umile Filippo, ragazzo dal cuore d’oro, dall’educazione infinita e dal rispetto unico, persino irripetibile, specialmente in questi tempi, provo una naturale soddisfazione, un’orgogliosa e immensa soddisfazione Cino/Tecnica e Cino/Venatoria, appagante tanto quanto le loro fantastiche gesta di Incalliti Cacciatori, grazie anche al mio specifico Supporto di Selezionatore, di Allevatore, di Addestratore ed ancor più di Professionista di questo favoloso Ambiente Cinofilo Venatorio, con la freschissima “nuova entrata” OPPIS BEHBY che non potrà che impreziosire il “team” Martini.