IL LIBRETTO D’ORO DEL BECCACCIAIO

Come da programmi editoriali ecco la prima delle mie Due Nuove Fatiche Letterarie, pubblicata in concomitanza con l’inizio della Stagione Venatoria 2011/2012…

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Si tratta di “IL LIBRETTO D’ORO DEL BECCACCIAIO”, del quale riporterò di seguito alcuni passi.

Tenevo molto a rispettare questa scadenza, sia perché in questo periodo cominciano di consuetudine le Smanie e le Emozioni Venatorie di tutti i Cacciatori, sia perché Settembre è il mese di nascita mio [28 Settembre] e di mio figlio Mirko [13 Settembre], che tanto ha dato alla realizzazione di queste mie Opere Cino-Venatorie.

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Oscar Pietro Pizzato, già autore di lavori come “Il Setterman e l’Arte della Beccaccia” (di cui è in arrivo la Quarta Edizione) e di “Beccacce dell’Altopiano“, in questo LIBRETTO inserisce citazioni e consigli utili per i Beccacciai partendo dalla propria esperienza personale.

“Nel Libretto del Beccacciaio” – spiega lo stesso Pizzato – “ho cercato di esporre e di consigliare ‘tra le righe’ al lettore di fare attenzione a valutare i perchè delle cose, anche al fine di indurlo a comprendere l’importanza delle attrezzature specifiche”. E ancora: “Questo LIBRETTO è un chiaro esempio di quello che ho imparato a mie spese, vivendo le mie esperienze venatorie e cino-venatorie con grande costanza, in unica compagnia dei miei magnifici Setter Inglesi”. [Big Hunter]

Prefazione

«Agli esseri umani è stato dato un piede sinistro e un piede destro,
per fare un errore prima a sinistra, poi a destra,
poi di nuovo a sinistra e ripetere.»

BUCKMINSTER FULLER
Ingegnere, inventore e filosofo

Con il 38° anniversario della nascita del mio Allevamento — una vita intera dedicata alla fantastica razza del Cane dal Pelo di Seta, il Setter Inglese — ho a lungo valutato fra me e me la possibilità di riordinare tutta la miriade di appunti, di indicazioni e di segnalazioni, i miei Diari insomma, che nello scorrere degli anni avevo con cura archiviato in riferimento all’Allevamento, agli Accoppiamenti, alla Selezione, all’Educazione, all’Istruzione, alla “Specializzazione”… ed infine per quanto concerne l’Atto Realmente Pratico, Concreto, ossia il compimento delle voci appena citate: l’Arte Venatoria, la Caccia.

Così ho sottoposto l’idea al maggiore dei miei figli, Mirko, laureato in Architettura ma nel contempo Grande Cultore di Marketing, di Relazioni, di Vendite, Rapporti Commerciali… tramite una quotidiana Preparazione Informativa ed Informatica.

Dopo attente considerazioni, di comune accordo abbiamo avviato la migliore collaborazione possibile fra Noi, impostando un Progetto Editoriale imperniato essenzialmente sull’Ambito Venatorio e Cino-Venatorio, che sin dalle origini prevedeva il susseguirsi di almeno Cinque distinte Uscite: Cinque Libri.

Il primo ed il secondo avrebbero dovuto trattare in maniera esclusiva di tutto ciò che ruota attorno alla mia più Grande Passione, la Scolopax Rusticola, con tanto di suddivisioni e di Racconti Esperienziali da me vissuti in Territorio Nazionale ed Internazionale, accompagnati da Immagini Fotografiche dei vari Esemplari Prodotti dal mio Allevamento e dalla mia Opera Professionale primaria, il mio credo di Cacciatore di Montagna: l’Istruzione Venatoria “Specialistica”.

All’inizio è nato IL SETTERMAN E L’ARTE DELLA BECCACCIA”, e quando l’ho scritto, o meglio, quando l’abbiamo preparato e fatto stampare, non avrei mai potuto prevedere un numero così elevato di Lettori Interessati, come poi in effetti è stato, tanto che la Prima Edizione è stata esaurita in un “batter d’ali”. La Seconda Edizione non mi ha nemmeno permesso di accontentare alcune persone alle quali avrei molto voluto consegnarla di persona, ed infine la Terza ha raggiunto picchi di vendita oserei affermare impensabili, lasciandomi di nuovo a mani nude.

Mentre sto scrivendo il nuovo Capitolo Integrativo “Beccacce nella Tormenta”, che per l’occasione andrò ad aggiungere alla Quarta Edizione come ringraziamento personale a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento dei miei obiettivi, mi pregio di anticipare che ho portato a termine, sempre con l’indispensabile ed insostituibile apporto di Mirko, anche il mio Libro “BECCACCE DELL’ALTOPIANO”, che a differenza di questo LIBRETTO narra unicamente di Esperienze, di Cacciate, di Vicende e di Aneddoti riservati alle Fatate Regine della mia Gioventù, quando avevo già superato il periodo delle “Prime Armi” nella mia terra natia: l’Altopiano di Asiago.

Così ho scelto alla fine, essenzialmente perché nei giorni scorsi sono tornato ad incontrare il mio Mentore di Vita, l’Uomo che più di ogni altro ha inciso nella mia Quotidianità, il mitico “Joany Oriea” [alias Giovanni Pilati, al quale ho dedicato anche un particolare sentito Ringraziamento ed un intero emozionante Capitolo nel mio Nuovo Libro “BECCACCE DELL’ALTOPIANO”], un Ometto della Classe di Ferro “1921”, e che nel rivivere alcuni ricordi indimenticabili che ci legano e ci legheranno “per sempre”, soprattutto in Ambito Venatorio e Cino-Venatorio, mi ha rammentato l’episodio narrato nelle prossime righe.

Lo stesso “Joany”, allarmato quel giorno dalle preoccupazioni di mia Madre e di mia Moglie che non mi vedevano più rientrare con il maltempo, nel tardo pomeriggio si mise alla mia ricerca, e nell’oscurità della sera oramai scesa m’incontrò proprio mentre stavo giungendo al mio FIAT Fiorino, onorevolmente contornato dagli Insostituibili e Fantastici OPPIS RAHSS ed OPPIS PACO, oltre che da un impensabile “Gruzzolo” di altrettanto Favolose Regine del Bosco

Istruzioni d’Uso

«Dentro di te, proprio ora,
c’è il potere per fare le cose che non hai mai ritenuto possibili.

Questo potere sarà a tua disposizione non appena cambierai ciò in cui credi.»

MAXWELL MALTZ
[autore di Psicocibernetica]

Ho voluto dare alle stampe “IL LIBRETTO D’ORO DEL BECCACCIAIO”, un succinto Manuale di Istruzioni in versione mini, come “Copia separata” del Nuovo Capitolo aggiunto alla Quarta Edizione del mio Libro “IL SETTERMAN E L’ARTE DELLA BECCACCIA”.

Pur ricondotto ad un Unico Racconto Esperienziale, ritengo che il Capitolo — intitolato “Beccacce Nella Tormenta” — sia molto chiarificatore ed altresì intriso di significati “concreti, palpabili, unici”, raggruppati per puro caso in un’unica Giornata Venatoria, un’unica Battuta di Caccia “Vera”, che a mio modesto parere potranno essere di sicuro utili all’informazione del Lettore, attento Aspirante Beccacciaio [ma non solo a lui].

Difatti in tutte le mie avventure narrate fino ad oggi mai mi ero spinto a descrivere così nei dettagli ogni singolo evento, ogni comportamento, ogni reazione vissuta, e questo, tutto questo, ben distinto a partire dall’inizio alla fine della Giornata, della Cacciata.

In passato ho fatto scelte editoriali differenti perché non reputavo quell’avventura così particolare, così d’insegnamento, da poter interessare il Lettore con un preciso principio positivo, fattivo, nonostante si trattasse di un esempio “estremo”, addirittura quasi “irreale” per come si era sviluppato.

Ogni situazione, ogni singolo incontro avvenuto con la Beccaccia o con le Beccacce di “quel” Fantastico Giorno, se esaminati in maniera razionale fin nei minimi particolari lasciano trasparire una specie di “cultura”, della quale — a mio parere di Maturo Praticante Beccacciaio — nello scorrere delle Esperienze, delle Stagioni e degli Anni di Caccia “a venire”, l’attento Lettore potrà servirsi con “tangibile, sicuro ed effettivo” vantaggio a proprio esclusivo favore: questo è certo, anzi, garantito…

Prime Impressioni

Renato Musumeci

Un Amico, un mio Caro Amico [che di certo non si risparmia e non “mi” risparmia…], “Uomo” di Grande Cultura e di Importanti Saperi in Campo Medico, corrispondente al Dottor Renato Musumeci di Milano [di chiare origini Siciliane, più precisamente dalle Pendici dell’Etna], con mio immenso orgoglio “mi pregia” di volta in volta dei Suoi commenti Critici — di Critica Costruttiva intendo — intorno ai miei singoli Scritti Venatori e Cino-Venatori, e proprio in merito a questo mio LIBRETTO [fornitogli a suo tempo quale “Canovaccio”…], fra le altre mi ha riportato i seguenti contenuti:

“Prima di tutto debbo dirti che la tua nuova fatica mi ha positivamente colpito, principalmente per due motivi: primo motivo l’attività svolta quali-quantitavamente quasi sovrumana che riesci ad applicare a tutto quello che fai. Anch’io dormo poco, ma neppure nei miei momenti di massimo fulgore riuscivo a produrre, fare e pensare come fai tu. Bravissimo! Passando invece all’analisi del prodotto [sic!] ti dirò che sono stato positivamente colpito dal taglio innovativo e molto personale che hai voluto e saputo dare al tuo LIBRETTO. Ridotte drasticamente le pagine di pura novellistica, direi che quasi prevale nel libro la parte dei consigli, suggerimenti, indicazioni, non di caccia ma proprio di vita. Hai messo a disposizione degli altri il tuo mondo culturale, affettivo ed organizzativo, comportamentale e soprattutto propositivo: un esempio per tutti, ma anche, o meglio specialmente, per i giovani.”

Ed inoltre:

“IN CONCLUSIONE: Beccacce nella Tormenta è bello, fascinoso, ma troppo aggettivato nei riguardi dei cani, troppe maiuscole, troppo ridondante. Io lo semplificherei, seppur solo un poco.”

Pur rispettando questa Sua conclusione, a mio parere essa risulta del tutto “errata”, forse per via di una “mancanza” di conoscenza dell’Allevamento e dell’Addestramento di Cani da Ferma, soprattutto dal lato pratico: mi permetto di asserire ciò se non altro per quelle che al contrario vogliono essere le mie specifiche intenzioni, i miei desideri, ossia:

  • L’apparire “Ridondante” vuol far notare a tutti gli interessati Lettori che nell’Arte Venatoria, nella Caccia alla Beccaccia [ma questo vale anche per le altre tipologie di Caccia], senza l’indispensabile supporto di veri Ausiliari “Specialisti” tutto risulta vano. Per di più si vuol far comprendere che “l’Istruire, l’Insegnare, e lo Specializzare” un Esemplare Canino di qualsivoglia razza, cioè un Cane da Beccacce, non possono essere ottenuti in Due Giorni, in Due Mesi, e nemmeno in Due Anni, poiché non è affatto una Passeggiata, e neppure uno Scherzo.
  • Le Lettere “Maiuscole” che per mia norma e regola utilizzo [e “leggendomi” attorno ho scoperto di non essere l’unico, anzi di essere in più che buona compagnia…], sono un mio cruccio e comunque un mio modo di far capire a chi mi legge e mi segue il preciso Atto, lo specifico Oggetto, la distinta Situazione e via dicendo che si stanno in quegli istanti particolari realizzando. Non nascondo poi di certo che le “Maiuscole” rimangono altresì una mia Caratteristica, un mio modo di Esprimermi e di Espormi.
  • L’uso degli Aggettivi invece, attraverso ognuna delle mie minuziose Descrizioni, delle mie Annotazioni e delle mie Indicazioni riferite ai miei Setter Inglesi, ai miei Ausiliari “Specialisti”, in ogni “Loro” singola Movenza, Espressione, Atteggiamento e quant’altro, dovrebbe coinvolgere i Lettori al fine di insegnargli i segreti dei miei Saperi Esperienziali ricondotti “al come e al perché” intervengo in un dato modo e in una data situazione, riuscendo sempre a trovarmi nel posto giusto al momento giusto, ed in contemporanea alla “massima potenza” coi miei Ausiliari “Specialisti” [avendo imparato a “Leggerne”gli Sguardi, le Occhiate, i Comportamenti], ed ancora per spiegare  come ho avuto la meglio sul Selvatico di turno, sull’Ambita Preda: nel caso del LIBRETTO tutto questo “avere la meglio” si è verificato quantomeno per ben “nove volte e mezza su dieci” e, ripetendomi, ciò continua ad avvenire ovunque mi possa trovare, in ogni luogo, a tutte le latitudini, nel Mondo Intero.

Fin dalle mie prime battute, alle mie origini di Beccacciaio — in quei tempi poi, come più nel dettaglio esposto nel Nuovo “BECCACCE DELL’ALTOPIANO” —  fra le tante, mentre i molto più Esperti e Quotati si dannavano a Cacciare le Scolopax Rusticola utilizzando Esemplari dal “raggio d’azione” effettivo di non oltre i 50 metri, io per conto mio già mi ero accorto [in verità il mio Personale Maestro era stato il Favoloso “DICK”, che me lo aveva fatto comprendere coi fatti] che Lavorando in Collegamento anche a più di 500 di metri i risultati di Fine Battuta non potevano che essere di “gran lunga” più proficui, moltiplicati. E tale innovazione già da allora ha scatenato intorno a me un vero e proprio Finimondo, un Pandemonio, in poche parole: Terra Bruciata.

So bene che tali affermazioni possono sembrare ai più un chiaro esempio di Megalomania, di Sfrontatezza Assoluta, in particolar modo per quanto concerne tutti i miei diretti detrattori, ma ahimè per tutti “costoro” QUESTA È LA CONCRETA REALTÀ!

Inoltre sento di dover riportare, e confrontare di conseguenza, i miei Ricordi Giovanili pertinenti le medesime questioni Venatorie e Cino-Venatorie che in quel preciso periodo “io stesso non credevo possibili, non riuscivo a comprendere, non ritenevo reali, fattibili”, ma che poi, col trascorrere degli Anni e delle Stagioni, accumulando nel frattempo Esperienze su Esperienze [tanto Negative che Positive], si sono dimostrati più che veritieri, anzi concreti, di puro Insegnamento.

La mia fame di Letture, la mia voglia di Risposte e di Informazioni, mi hanno portato a leggere un’infinità di Libri imperniati perlopiù sulla Caccia, sulle Armi da Caccia, sulle Munizioni, sui Cani da Ferma e sul Setter Inglese in particolare, sul Loro Allevamento, sull’Addestramento, ecc. ecc., e fra la moltitudine di testi e documenti inerenti acquisiti, letti, analizzati, valutati, interpretati e “provati sulla mia pelle, sul terreno di Caccia”, mi sono rimasti impressi in maniera indelebile nella mente i seguenti Documenti Storici, Pilastri Fondamentali che mi hanno “risposto ed aiutato” esattamente come i Libri di questo Specifico Genere, di questo Settore, dovrebbero fare, ossia: INSEGNANDO. Un po’ alla volta magari, ma pur sempre INSEGNANDO.

I Libri in questione, che almeno per quanto mi riguarda hanno influenzato il mio percorso di Vita Venatoria sin qui gustato, anche se non esposti in ordine di importanza ma unicamente a memoria, ed accompagnati da poche “sentite” parole, sono:

Bagliori di Caccia, di Adelio Ponce de Leon

Il Capitolo che più mi unisce a questo geniale scrittore, ad Adelio appunto, è “IL BECCACCIAIO”, sin dalla prima lettura avvenuta molti anni addietro, e quel che mi colpisce di più è che a scriverlo è stato un… Beccaccinista al posto di un Beccacciaio vero e proprio. Dei vari passaggi e dei bellissimi contenuti in esso riportati, devo ammettere che concordo nella maniera più assoluta, e per me è un fatto piuttosto raro.

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Beccacce e Beccacciai, di Ettore Garavini

Senza alcuna vergogna posso ripetermi per l’ennesima volta dichiarando ed altresì confermando che a causa dell’ammirazione viscerale che mi portava a leggere e rileggere all’infinito questo Super Competente Autore, questo Grande Beccacciaio, mi sono dato da fare ben oltre il comune, fuori da ogni logica, imponendomi di “Dover Uscire” a Caccia di Beccacce esattamente negli stessi luoghi, negli stessi Ambienti, alle stesse Latitudini dal medesimo Garavini descritti. Questo, oltre ad essere un mio vanto vero e proprio, fino a prova contraria… è più facile a dirsi che a farsi.

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Addestramento del Cane da Ferma, di Felice Delfino

Siamo arrivati al “Punto”, alla Risposta. Questo testo, almeno a mio modo di vedere, di leggere e di percepire, pur rispettando il parere di tutti, “è” e “rimane” il Vangelo, la Bibbia di tutto il mio fare di Istruttore Cinofilo per ciò che riguarda l’Arte Venatoria. Ancora oggi rileggo alcuni passaggi, alcune definizioni, alcune descrizioni perfette che in quel determinato periodo io stesso sto mettendo in pratica nei confronti dei “miei” di Allievi, di Giovani Allievi, e pur non concordando su tutto, molte sono state ad oggi le risposte che sono riuscito a ricavare. In Felice Delfino, senza manie di grandezza da parte mia, mi rivedo all’Opera in Caccia in più di un passaggio.

Con sano egoismo, con la giusta dose di umiltà ed altresì con la consapevolezza di tutti i miei Saperi Esperienziali sin qui acquisiti, il mio sogno ed augurio personale sotteso in ognuno dei miei Scritti, e dei miei Libri in particolare, rimane quello di poter essere per tutti i miei Lettori quello che gli Illustri Esempi sopra riportati sono stati per me: nulla più che deliziose bellissime Letture Venatorie contornate da INSEGNAMENTI NATURALI.

Buona lettura a tutti.