10 Luglio 1972 — 10 Luglio 2012: L’Allevamento “OPPIS” Compie 40 Anni!
“Quarant’Anni” di Studio, Applicazione e Dedizione nell’Allevamento Selettivo del “Cane dal Pelo di Seta” per le specifiche tipologie di Caccia, o Arte Venatoria, praticate in Montagna: Il SETTER INGLESE marchiato “OPPIS”.
IN VESTE DI Titolare dell’Allevamento e dell’Affisso ENCI “OPPIS”, oltre che di proprietario del “magnifico” Dream Team OPPIS, tenevo molto al raggiungimento di questo importante ed ambitissimo “traguardo”, che mi ha permesso di sentirmi realizzato sia come Uomo, come Allevatore/Selezionatore, sia ancora come Cacciatore, ma soprattutto come BECCACCIAIO dell’Altopiano, “grazie” unicamente al mio “impegno”, alla mia “passione”, alla mia voglia, al mio desiderio e alla mia ambizione di “primeggiare” e di “imparare” sempre e comunque, insieme, perché no, alla mia “testardaggine”… condivisa e combinata con “tutti” i miei Setter Inglesi, i Setter Inglesi del mio Personale “Dream Team OPPIS”, del passato e del presente.
Grazie di “cuore” a tutti coloro che hanno “condiviso”, hanno “creduto”, hanno “partecipato” e che si sono “serviti”, in questi meravigliosi 40 anni, del mio supporto “cino-tecnico-venatorio”, e di TUTTI I PRODOTTI, I SETTER INGLESI MARCHIATI “OPPIS”.
Mi sembra ieri quando penso “all’arrivo” perentorio e prorompente di DICK: uno dei “regali” più belli da me ricevuti, uno dei più preziosi e più importanti di tutta la “mia” Vita; sono trascorsi invece da “allora” ben 40 Anni straordinari nel corso dei quali, attraverso appunto lo Studio e l’Applicazione puntigliosi legati alla Selezione, all’Allevamento, all’Istruzione, al Dressage ed ancor più alla “Specializzazione” del SETTER INGLESE marchiato “OPPIS” — che continua a rappresentarmi in “tutto” il Mondo — io stesso ho avuto concretamente modo e metodo dapprima di “svezzarmi ed abilitarmi”, e poi di “crescere”, di “imparare”, di “conoscere”, di “maturare”, di “perfezionarmi” e di “trarne” Grande Esperienza.
In occasione di tale “Anniversario” mi sono prodigato ed impegnato nella specifica “stesura” di una Nuova Opera, redatta in circa 2.000 [duemila] pagine di testi, nozioni e fotografie, necessariamente suddivise in Due “distinti e curati” Volumi.
Il Primo spero di “presentarlo” all’inizio del prossimo autunno, nella città dove si gioca la “famosa” Partita a Scacchi “vivente”, con Persone ed Animali “reali”, ossia fra le Antiche Mura del Castello di Marostica, in provincia di Vicenza: a Casa “mia”.
Il Secondo Volume viceversa, contenendo più di un Capitolo “dedicato” all’Arte Venatoria da me praticata negli anni in Territorio Siculo, per logica e per “rispetto” dovuti a questa Magnifica Terra ed alle Sue Genti, lo “presenterò” a Catania e dintorni.
All’inizio avevo programmato di “presentare” la mia Nuova Opera proprio il 10 Luglio 2012, ma il Lavoro Prodotto risulta talmente “enorme e consistente” che nemmeno lavorandoci di notte mi sarebbe stato possibile concluderlo in tempo, e siccome “l’evento” merita una “consacrazione” di Effettivo Valore, tutto deve svolgersi “ad Arte”, come nelle mie caratteristiche, nel mio modo di “credere e creare”, nel mio Stile di Vita e nel mio Design.
Per cui, dovendomi adattare anch’io, ho “pensato” di estrapolare dai contenuti del “Capitolo 9” del Nuovo Libro intitolato “COME PADRONEGGIARE L’ARTE DELLA BECCACCIA… E DELLA VITA”, una porzione, o meglio, La Parte che reputo più “sentita”, più “vera” e… più “giusta” in quanto al Rispetto che “devo” Personalmente al SETTER INGLESE, “qualunque” esso sia.
“OPPIS” [Oscar Pietro Pizzato Italian Setterman]: Il SETTER INGLESE che ”Scivola”…
Buona lettura a tutti.
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DEFINIZIONE DI “SPECIALISTI”
«Nell’esercizio della “funambolica” Arte della Beccaccia si possono “incontrare” Due distinte Tipologie di “Specialisti”:
- Il Cane che “dà” La Botta.
- Il Cane che “sta” Fermo.
Entrambi possiedono delle “fenomenali” Qualità per cui Ammirarli: se credi di “essere” un Vero Beccacciaio, “cercale” con Obiettività e sii “generoso, abbondantemente generoso” nell’Applauso, nel loro “concreto” Apprezzamento.»
OSCAR PIETRO PIZZATO
VIVENDOCI A DIRETTO contatto almeno “due volte al giorno” per Tutti i Giorni dell’Anno Solare, sento di poter “affermare” che Gli “Specialisti”, Tutti gli “Specialisti”, sono nient’altro che dei Fenomeni, dei Veri Fuoriclasse, oserei dire degli Artisti, Esseri del tutto Speciali, che con il “Loro Fare” riescono a trasmettere Emozioni Inimmaginabili, Situazioni Fantastiche, perlopiù grazie alla Loro “enorme” Sensibilità.
Essa è certamente una Grandiosa Qualità, e non può che “essere” considerata un Dono Infinito, ma rappresenta “anche” una Vera Condanna, una Grave Condanna, perché molto spesso li porta a venire “accantonati” e considerati degli Incompresi.
Ad esempio, è possibile porre la definizione di “Specialista” accanto a quella di Architetto, non tanto l’Architetto inteso come l’Attuale Professionista, quanto “l’Architetto-artista”, Dotato di Fantasia Inventiva con cui, anche solo attraverso “un semplice segno o un schizzo” su un Foglio Bianco “candido”, può sviluppare con un Minimo Gesto… un Grattacielo Mozzafiato.
Non una Struttura che riesca a “reggersi in piedi” quanto basta per… esserci, ma bensì una distinta Opera d’Arte che può “fare Scuola”, che può comunque “Lasciare un Ricordo Positivo”.
Non “un’idea” di uno di quei Geometri “laureati” in Architettura [il 98 per cento del Totale purtroppo], ma viceversa un’intuizione di Artisti risultanti dalla “Selezione Naturale” [qualche Decina di Unità], provvisti di… Arte, di Fantasia, di Capacità e di Ingegno, ossia: dei veri e propri “Specialisti”, spesso, molto spesso purtroppo anch’essi… “accantonati” ed altresì Incompresi.
Allo stesso modo, pur con le dovute differenze, pure gli “Specialisti” Cino-Venatori si “inventano” il Selvatico dove, come e quando “gli Altri” nemmeno se lo Sognano o se lo possono Immaginare, oppure lo “incontrano” dove, come e quando “gli Altri” pur sempre, “mai e poi mai” arriverebbero o penserebbero di poterlo Incontrare.
Lo “Specialista” è una Specie in via di Estinzione e proprio in quanto “tale” a mio parere va “concretamente” Protetto, difatti ritengo che debba Essere Difeso, perlomeno “all’Interno del Sistema”, prima di tutto dalle Critiche più o meno “giustificate” che possono seguire i Suoi Errori, i Falli, il Fare Incauto per l’uno o per l’altro motivo “commessi”, poiché a tutti gli effetti quello dello “Specialista” è il ruolo più “complicato” da Praticare, il più “difficile” da Interpretare ed il più “estenuante” da Realizzare, ossia: in “assoluto” il più Impopolare nell’Ambiente Cino-Venatorio.
Per conferma, è più che sufficiente osservare “quanto siano pochi” gli Esemplari che si adattano a tale Ruolo, “interpretandolo e vivendolo” da Attori Protagonisti, perfettamente intrisi di “tutte” le Difficoltà, “tutte” le Fatiche, ed altresì di “tutti” gli Sforzi che ne “derivano”, col seguito di una “dedicata” Volontà, di “applicata” Passione e di un “indiscusso” Amore, o meglio, Attaccamento… elementi fondamentali che gli Specialisti Decidono di “accettare” assieme alle Precise Istruzioni pertinenti.
Se non bastasse, di questi ultimi Esemplari molti “rinunciano” ancor “prima” dell’Indispensabile Maturazione Esperienziale, soprattutto non applicandosi “al 100 per cento” nelle funzioni a Loro richieste, in qualche occasione “anche” a seguito dei rimproveri “eagerati” dell’Istruttore, oppure a causa di “delusioni” provocate da incapacità dei Conduttori o dei Proprietari stessi.
È un ruolo che negli ultimi vent’anni è divenuto sempre più difficile, “esigente”, difatti lo “Specialista” deve necessariamente Saper Fare “più cose”, Sostenere “più attività”, Presentare più “soluzioni” alle Tattiche di Fantasia e di Ingegno da “adottare” nelle varie Circostanze, trovandosi “di fronte”, voglia o non voglia, uno Spazio “sempre” più Grande, “sempre” Maggiore e “sempre” più Ampio da Governare, frequentemente “anche oltre” il Limite del Ragionevole, a seguito delle Modificazioni continue dell’Ambiente in cui deve operare, più Abbandonato ed “in peggioramento anno dopo anno”.
In simili condizioni il Selvatico da “scovare”, essendosi “adattato” [pena la Sua Estinzione] reagisce in modo più Nervoso, più Scattante, più Veloce, di certo con più Dinamicità ed Imprevedibilità.
Di conseguenza, la “critica” che ne risulta “non è” mai Tenera, e sia il Conduttore che il Proprietario che la espongono tendono a considerare l’Errore dello “Specialista” di sicuro più Grave e Decisivo della “Padella” effettivamente commessa, senza Valutarne quasi “mai” le “reali” Difficoltà di Contorno.
Peggio ancora riescono a fare i cosiddetti Consulenti, gli Aiutanti Esterni, perché “chi guarda” può Giudicare le cose quando sono già Avvenute, perlopiù da Fuori, da Lontano, mentre invece l’Attore Principale, ossia lo “Specialista”, deve Prevedere ed Intuire “lo svolgimento” dell’Azione senza però “anticiparla” nei Movimenti.
Considerando poi che “a Caccia” non esistono “mai”, proprio “mai”, Due Azioni, Due Situazioni, o meglio, Due Reazioni “uguali” da parte del Selvatico [che, non dimentichiamolo, deve obbligatoriamente “pensare” a Salvare la Pelle], si può allora ben capire quanto sia difficile Saper Essere “Specialisti” nella Maniera Corretta.
In mezzo alla Vastità Ambientale che in fase d’Opera ovunque lo “circonda”, lo “Specialista” è sempre solo, sin da quando Pone Inizio alla Sua Azione perseguendo “un unico” Obiettivo: Incontrare, Scovare “la Preda”… e “solamente” se porta a termine tale Obiettivo può sentirsi “soddisfatto, realizzato e appagato”.
Sempre “da solo” deve Vivere “Tutte le Situazioni”, a partire dal Grande Incontro “fantasioso” all’immancabile possibile Sfrullo “causato”, dal momento in cui si sente Imbattibile a quello in cui deve Rispondere per un “errore commesso”.
Non è di certo un Ruolo “per Tutti”, poiché serve una Personalità Forte, molto Forte, debitamente “contornata” dal Coraggio di “volersi e sapersi” Assumere Tutte le Responsabilità, cosa che il Conduttore o il Proprietario comunque si Aspettano “da Lui”.
Gli stessi Compagni di Coppia eventualmente presenti, “desiderano e vogliono” contare sull’Operato del “Primo della Classe”, sia dal punto di vista “puramente” Pratico che da quello Tecnico, ma soprattutto, sopra “ogni altra” Realtà, “desiderano e vogliono” che sia e rimanga per Loro un “riferimento” Costante.
Identico “confronto” vale anche per gli Altri Esseri Viventi: primariamente per gli Esseri Umani.