LA NUOVA TAVERNA “DEL CACCIATORE” [Parte I]

Alla fine di Agosto 2011 mi ha chiamato un Amico e collega cacciatore di vecchia data, Stefano detto “Cica”, che con la sua parlantina veloce e senza mai lasciarmi pronunciare una parola mi ha sorpreso dicendomi: «Dove sei??… dove Ti trovi??»

Ed io a lui: «Sotto il sole, a “le Laite” [l’Area omonima di Addestramento nel Comune di Conco — Vicenza]

Stefano: «Siccome sono certo che Tu sia nei campi in compagnia dei Tuoi Setter Inglesi, vedi di ritirarTi al più presto, per non dire subito, e di raggiungermi a casa mia, perché sto preparando una meravigliosa Grigliata di Pesce Fresco “acquistato” appositamente a Chioggia stamattina. RicordaTi: non esistono né “se” e né “ma”, ti ho già preparato un posto a tavola».

Ciò detto, mi ha salutato in tutta fratta ripetendomi: «Dai sbrigaTi! Ti aspetto».

Nel corso della telefonata non sono riuscito nemmeno a parlare, come sempre mi succede nel rapporto con Stefano, per cui mi sono affrettato a “portare a termine” il turno di uscita con la “Coppia di Esperti” formata da OPPIS RAHSS ed OPPIS THONY e mi sono indirizzato verso il furgone.

Dal momento della chiamata fino al mio “arrivo” a casa di Stefano non era trascorsa nemmeno un’ora, e parcheggiando nel piazzale di fronte all’abitazione, mentre scendevo dall’auto, ho notato un’Immensa Tavolata [lunga almeno una decina di metri] degnamente “imbandita” di tutto e di più, con svariate bottiglie di “buon” Vino, ed altrettanto “contornata” da Amici e Parenti di Stefano e Marta, Sua moglie.

Ho salutato i presenti a “voce alta” e mi sono accomodato vicino a Filippo, nipote di Marta, proprio di fronte a Stefano.

Dopo aver dato inizio al “prelibato” Pranzo e alle immancabili chiacchiere, durante una pausa Stefano mi ha detto: «Oscar, Ti chiedo di seguirmi un attimo in casa, perché proprio ieri sera parlavo con Marta di un’idea che mi è “balenata” in mente, e che con il Tuo Genio Progettuale ed il Tuo “aiuto costruttivo” potremmo realizzare».


Scesa una gradinata esterna che conduce ad una piccola area verde sottostante [in parte coltivata ad orto], siamo giunti al piano terra della Sua residenza, nello spazio dove in passato avevano vissuto i Suoi “suoceri” e per un periodo “anche” Suo cognato Leone con la sorella di Marta, Emanuela, poi siamo entrati per “visitare” le Due Stanze interne, dove nel lato Sud-Est si trovavano l’entrata ed un finestrone laterale, e una volta oltrepassata la Parete “divisoria”, sul retro c’era una vetrata in centro stanza con “vista” sulla Roccia Naturale [tipica degli Ambienti Montani], che formava esternamente il Cortile dell’Edificio.

Visto la situazione esistente, come di norma per chi come me viene incaricato di creare un Nuovo Vestito, una Nuova Immagine, mi è venuto da chiedergli:

«A che scopo Tu e Marta volete “recuperare, sistemare e rendere praticabili” questi spazi?»

Prima di tutto pensiamo che sia indispensabile ed utile “risanarli”, perché Tu stesso puoi notare che il tempo li sta degradando [i segni dell’umidità erano visibili tanto sulle pareti che sulle pavimentazioni esistenti, per lo più a causa della “chiusura” prolungata del locale. In secondo luogo tutta la Grande Famiglia di Marta “vive qui”, per cui assieme agli Amici, i Parenti ed i Paesani amano fare una “sincera” Vita di Gruppo: ad esempio, “tagliano e raccolgono” il Legname per l’inverno in compagnia; si “scambiano” continui favori con i figli a scuola, al lavoro, attraverso il “reciproco sostegno” quotidiano nei momenti di difficoltà o malattia e via dicendo.

«Perché volete introdurvi una “cucina/taverna”?»

Per diversi motivi, difatti oltre a quanto Ti ho raccontato devi tener presente che un altro fattore che ci ha “spinti” verso tale iniziativa è che le Case di Montagna, per “usi e costumi” del Territorio [ricordaTi che “qui” siamo in Altopiano], vengono “costruite” con Piccole Stanze di dimensioni “ridottissime”, perciò anche solo il voler invitare qualche Parente, Conoscente oppure Amico accompagnato dalla propria Famiglia risulta pressoché “impossibile”… ed a seguito delle nostre analisi io e mia moglie abbiamo pensato di “rendere utilizzabili”questi spazi: chi meglio di Te avrebbe potuto consigliarci?!


«Quale è “l’uso” che intendete farne?»

La funzione sarà quella che Ti ho appena descritto… e poi, avendo mio figlio Alessandro oramai tredicenne e Camilla che lo segue di pari passo, io e Marta desideriamo realizzare un Nuovo Ambiente “dove” sia Noi che Loro potremo essere liberi “di organizzare” incontri o altro nelle situazioni che lo richiedono, pur rimanendo nel circolo delle Parentele e delle Amicizie.

«I locali dovranno essere autonomi rispetto alla struttura?»

Su questo punto ci rimettiamo alle Tue “esperienze” ed alle Tue “conoscenze in materia” [che in ogni caso già conosciamo personalmente], per cui Ti chiedo di consigliarci per renderli utilizzabili al massimo delle possibilità, considerando che “con l’utilizzo della Legna da Ardere”, abbondante in questi luoghi, intendiamo rispondere alle esigenze energetiche che ci interessano. Inoltre, io stesso desidero utilizzare un Buon Camino “da cottura” [il Pesce e la Carne “ai ferri” sono le mie “specialità”], magari inserito in un pratico “Angolo Cottura”.

«Come saranno riscaldati e vissuti?»

A nostro parere la “classica” Stufa a Legna dovrà rispondere alle varie necessità, lasciandoci liberi di poterla utilizzare anche per le Opere di Cottura senza alcun tipo di intralcio o di fastidio alle persone che saranno presenti [specialmente nel periodo estivo].

Dopo aver ascoltato le risposte, la mia prima reazione è stata quella di “contare con i passi” le dimensioni dei vani, sia in larghezza che in lunghezza, e di verificarne l’altezza, esponendo a Stefano le mie impressioni: «La “nuova” Canna Fumaria predisposta in fase di “ristrutturazione” nell’angolo Nord-Ovest, considerato il suo “sviluppo” in Altezza [più di Due Piani “superiori”], avrebbe la capacità di “portare” lo Scarico Fumi di un Buon Camino “da cottura” ed anche di una Stufa a Legna sempre “da cottura”: attraverso l’utilizzo di entrambi potresti mettere in pratica pienamente le Tue invidiabili “idee” di cuoco mancato. A diversità delle “abitazioni” di Montagna, qui “l’altezza” delle Stanze si aggira intorno ai 2,70 metri, per cui si possono “fare” molte altre cose».

«Inoltre,» ho aggiunto «abbattendo la Parete Divisoria, pur avendo misurato solo “con i passi”, sono sicuro che si otterrebbe uno Stanzone “unico” dalle dimensioni complessive di circa “8,50 metri per 3,50 metri”, in cui costruire una “bellissima” Cucina in Muratura lungo la parete a Sinistra rispetto “all’entrata”. Così facendo la Cucina si potrebbe completare con un Camino “da cottura” ed una Stufa a Legna, anch’essa “da cottura”, oltre ad un Piano di Lavoro importante sia per dimensioni che per forme, i cui “accessori” si possono alimentare “a Gas o con l’Elettricità”, a scelta. Come“fiore all’occhiello” poserei un delizioso Lavello artigianale, nel “Vecchio Stile anni ‘30”, con la rispettiva Piattaia Stilizzata “a muro”, ambedue posizionati “all’inizio” dell’Intera Struttura…».

«Utilizzerei unicamente Materiali “nostrani, del posto”, e fra tutti il marmo Rosso Asiago con varie “finiture” [lucido; bocciardato senza cordelline; antichizzato senza cordelline; frullonato; levigato], in modo da metterlo in evidenza… le Murature invece le decorerei con Grassello di Calce miscelato con un minimo di “coccio pesto”, di tonalità Rosa-Albicocca, e come “decoro generale” prevedrei degli Inserti in Ciotoli Riquadrati di diverse dimensioni e forme”, mescolati ad arte fra loro. Sul lato destro, sempre “entrando”, vista la “ristrettezza” dell’ambiente è indispensabile posizionare un Giro-Panca “ancorato” alla Parete ed un Tavolo “pesante”, di spessore minimo 8-10 centimetri e lunghezza 4 Metri circa, possibilmente “in stile”…».


«Poi inserirei vicino alla porta di comunicazione interna tra le stanze una Struttura “A Penisola”, di “media altezza”, da completarsi con Mensole “semi-sospese”: questo Mobile dovrebbe essere attrezzato per contenere il Frigorifero “a scomparsa” e le “pentole” della Cucina… visto l’Ambiente Montano, vedrei bene alcuni Rivestimenti “a Facciavista”, realizzati con Sasso Naturale “del posto” del tipo A Correre, ad Opera mista con “disegno” variabile, di spessore contenuto fra i 4-7 centimetri e relativa “Fuga” tra i Sassi in Malta “colorata”, non più larga di 5-6 millimetri…».

«Infine,» ho concluso «il Pavimento dovrà “dare risalto” alla cucina, oltre che risultare Tipico del Posto, per cui dovrebbe essere realizzato con Tavole di Legno — del tipo ad Opera Incerta, cioè con elementi di larghezze variabili ed “a correre” [di molteplici “lunghezze”], sviluppandosi con inclinazione a 45 gradi per adattarsi alle pareti perimetrali “non allineamenti”, partendo con la posa dall’Entrata verso la Cucina in Muratura.»

Mentre esponevo i vari contenuti descritti, il mio Amico mi dimostrava una continua “attenzione”, e seppur visibilmente Confuso forse per la “prima volta” nella Sua vita non pronunciava sillaba, per cui, terminato il mio “monologo”, ha esclamato: «Mi hai scaricato una valanga di informazioni tale che sono a dir poco “basito”, anche perché esposte così tutte insieme non mi hanno permesso di capire nulla o quasi… per cui o mi prepari un “progettino” oppure, meglio ancora, fai come credi, tanto conoscendoTi da una vita ed avendo visto in giro un po’ ovunque molte delle Tue “fantastiche” Opere posso stare tranquillo nel pensare che di che di Te c’é da fidarsi».

Nelle settimane successive hanno avuto inizio le “Prove per i Cani” ed ulteriormente la nuova Stagione Venatoria, per cui, per impegni di entrambi, siamo giunti al termine del 2011, contemporaneamente alla “presentazione” del mio ultimo Libro: “BECCACCE DELL’ALTOPIANO”, e si è riaccesa la classica “scintilla”, difatti giusto nell’evolversi della particolarissima cena la quale, tanto che durante la cena di festeggiamento della mia Opera cino-venatoria, seduti l’uno a fianco all’altro, e con Sua moglie Marta dall’altro lato del tavolo, abbiamo tutti e tre dato “sfogo” ai Progetti originali, e nei giorni seguenti ho fatto preparare “i vari” Lavorati, “rifiniti” e Stilizzati a Regola d’Arte, pertinenti all’Arredo Generale della “NUOVA TAVERNA” del mio amico-cacciatore.

Ritenendo sia Stefano che Marta dei Veri Amici, ossia degli Amici “Sani”, ho deciso di svolgere io stesso con le “mie mani” [anche se, da progettista designer, non è di mia consuetudine...], la Posa e l’Installazione di tutti gli elementi d’arredo, per “evitare” qualsiasi inconveniente.

Già “oggi” posso dire che LA NUOVA TAVERNA, visto lo stato di avanzamento dei lavori, si rivelerà un altro “tocco di classe” dato dalla Mia Creatività, che senza “manie di grandezza” riesce a coinvolgere positivamente i beneficiari.

Mentre partivo per “rientrare” a casa, proprio quando il Camino “da cottura” è stato finalmente “acceso” dal curiosissimo Stefano, pur essendo “solo” a metà dell’Opera Progettata ho notato un’estrema Felicità ed un Sano Orgoglio negli occhi di Marta e Stefano, e così mi son detto: «Il mio Lavoro ha prodotto ancora il suo “effetto”: ora voglio scriverlo e farlo sapere a Tutti!!».

L’Arte di saper “realizzare, personalizzare e stilizzare” direi ogni mia attività quotidiana, tanto nei “miei” Scritti, nelle “mie” Professioni quanto nel “mio” Vissuto e, sopra ogni altra cosa, nei “miei” Setter Inglesi, mi fa sentire pienamente Realizzato, rendendo soddisfatti nel contempo anche i miei Amici, i miei Collaboratori ed i miei Clienti.

Credo che non si possa desiderare di meglio che “condividere” tali  Emozioni con gli altri e che non esistano ricchezze ad esse paragonabili.

Grazie a Marta ed a Stefano per avermi permesso di “rivivere” queste ineguagliabili sensazioni.

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