LO PSICHIATRA William Glasser, autore di molti libri, incluso Every Student Can Succeed, ha speso anni studiando come fanno le persone ad imparare. Prendendo spunto dalle teorie di Edward Dale, educatore del XX secolo, ha detto:
- Il 10 per cento di quello che leggiamo
- Il 20 per cento di quello che sentiamo
- Il 30 per cento di quello che vediamo
- Il 50 per cento di quello che vediamo e sentiamo
- Il 70 per cento di quello che discutiamo con gli altri
- L’80 per cento di quello che sperimentiamo personalmente
- Il 95 per cento di quello che insegniamo a qualcun altro.”
Grazie all’immensa esperienza “accumulata” in molti anni di Opera Professionale riguardante la “preparazione” di Cani da Ferma, appositamente per renderli “saporiti” ai “palati” Cino-Venatori dei clienti/appassionati di Tutto il Mondo, mi sono in effetti reso conto che NON È “MAI” COLPA DEGLI ESEMPLARI CANINI se malgrado tanta “dedizione” Istruttiva e pari Qualità Cinofila nel ricercare il perfetto“assemblaggio delle parti”, spesso e volentieri il risultato non “tocca” l’apice ricercato; al contrario ho indiscutibilmente “dedotto”, col seguito di conferme pertinenti, che il risultato stesso dell’Opera di preparazione dei Cani dipende solo dalla qualità, o meglio, dalle qualità “messe in campo” dai CACCIATORI/CONDUTTORI, cioè coloro che in fin dei conti ne dovrebbero appunto “degustare” i relativi Pregi Specialistici, i Saperi Venatici e le Competenze Cino-Venatorie.
La conseguente valutazione generale a cui sono giunto, mi ha portato inevitabilmente, e purtroppo “a malincuore”, ad affermare che i Cacciatori, i “veri” Cacciatori, quelli senza dubbio COMPETENTI DI ARTE VENATORIA E CINO-VENATORIA… non esistono proprio più.
Difatti, ritengo che se i fatti rimarranno quelli a cui tutti “oggi” possiamo assistere, dopo la categoria degli attuali Cacciatori 50-70enni non ne caveremo nemmeno “il canonico ragno dal buco”, perché questo sembra essere “lo specchio” della Società Moderna.
Ciò premesso, da alcuni anni a questa parte, per quanto nelle mie “capacità”, nei miei “saperi” e nelle mie “potenzialità” sia Personali che ancor più Professionali, oltre che per quanto riguarda il Team di Esperti che ho “preparato” e mi “accompagna”, avendo preso atto di quanto sopra esposto e dell’importanza Socio-Culturale e Socio-Economica che l’Arte Venatoria nel suo “insieme” è concretamente riuscita a farmi, a farci assaporare, ad insegnarci ed a trasmetterci in relazione alla stessa Vita quotidiana, ed ancor più direi al “preciso” Stile di Vita inerente che l’accompagna, mi sono impegnato a fondo dapprima a “studiare”, poi a “provare e testare” ed infine a “progettare” l’innovativa soluzione denominata “COACHING MAN & DOG”, che prossimamente verrà a realizzarsi per mezzo di appositi Master “istruttivi”, in modo da cambiare sicuramente piega e direzione rispetto alle fosche prospettive in precedenza descritte.
Per afferrare il concetto, il distinto compito mio e dei predetti miei “collaboratori”, dapprima edificherà, creerà ed istruirà attraverso “Corsi semestrali” gli Appassionati di Diana nel loro “divenire dei Cacciatori migliori” ed altrettanto dei “Conduttori cinofilo-venatori più preparati”; col seguito, in perfetta simbiosi quanto in “unione d’intenti”, i medesimi Cacciatori saranno “abbinati e messi in campo” secondo la loro preparazione, istruzione e specializzazione agli Esemplari Canini di pari livello, ossia corrispondenti alle singole caratteristiche di “ogni” Allievo Partecipante: giunti a tanto, le attuali “incomprensioni” che si incontrano da “entrambe le parti” interessate non potranno che “risolversi”.
Al fine di “realizzare” tale importante percorso, mi sono prefisso un obiettivo altrettanto rilevante: sfruttare le “opportunità” fornitemi dai Convegni, dalle Conferenze, dai Seminari, dagli Incontri di Settore che chiaramente riconducono alla mia stessa Figura Professionale, così come ulteriormente i vari “articoli” pubblicati nel mio Blog e nel Sito Web della mia Azienda, e soprattutto “i contenuti” dei miei Libri, per far “apprendere” sia ai Giovani che ai più Maturi Cacciatori, chiaramente dotati di Sana “umiltà”, alcuni distinti passaggi “obbligati” che hanno il “Potere” [vedi mio recente articolo su Castaneda: “La Caccia: essere Cacciatori”] ed il “Dovere” di risvegliarne gli Animi Venatici [e non solamente].
Ecco alcuni “esempi”:
COME VEDERE “L’INTANGIBILE” NEL “TANGIBILE”
Il primo “quesito” che reputo indispensabile porre, e proporre, ai miei Nuovi Allievi che verranno, è il seguente:
«Come puoi sapere che stai realizzando il Tuo “Scopo”?!»
Mi auguro che i partecipanti al Corso di “COACHING MAN & DOG” arrivino ad esprimersi pressappoco nei seguenti termini:
«Il mio Scopo di Vita corrisponde ad una “dinamica in movimento”.
Per esempio, non penso tanto che una Figura Umana sia destinata a fare il Cacciatore.
Una persona potrebbe anche CACCIARE ma “questo” è solamente quello che “fa”, non di certo quello che “è”.
E proprio ciò che “fa” spesso, o quasi sempre, cambia il “corso” della sua Vita.
Allo stesso modo, gli stivali che calzavo da Bambino non riesco più ad indossarli da Adulto, esattamente come il “cammino” della Vita che prevede dei “compiti” in costante Evoluzione.
Se sono sveglio anche solo a metà, e sono altresì “consapevole” di quello che sto facendo in questo momento, la qualità della “mia” Vita può essere conosciuta a “livelli” sempre Diversi, perché continua a mutare ed evolvere periodo dopo periodo.
È IL “MIO” SISTEMA DI VITA CHE COSTITUISCE LA VIA ED IL MODO PER REALIZZARE IL “MIO” SCOPO.»
Assumendo di tanto in tanto il “ruolo” di Osservatore, ed in particolare guardando a me stesso, posso “distaccarmi” dal Livello Mondano e nel contempo “sentire o intuire” uno Scopo più profondo, debitamente “sincronizzato” con ciò che sto facendo in “ogni momento”.
Nel fare ciò, capita quasi sempre che “uno scopo” di breve termine sia molto più significativo di quel che sta concretamente succedendo “nell’immediato”, anche se è bene tenere in considerazione che per “accertarsene” può essere necessario un po’ di tempo, proprio per vedere “il tutto” delinearsi, come normalmente accade in un puzzle.
Talvolta mi capita di pensare tra “me e me”: ecco come reagisco di solito ad una situazione.
Ho effettivamente voglia di creare o realizzare “qualcosa di nuovo”?!
Credo sia importante essere “tanto sicuri e convinti” di fare perlomeno TRE COSE DIVERSE “ogni giorno”:
- Mangiare qualcosa di “diverso”.
- Prendere una strada “diversa” anche solo per andare a Lavorare.
- “Deviare” immancabilmente dalla routine quotidiana.
Se l’andirivieni DELLA VITA “mi colpisce”, anche il solo sapermi “in sintonia” con ciò che per Me è di Primaria Importanza, come ad esempio l’onestà, il rispetto, l’integrità, l’educazione, la dignità, o il saper mantenere la parola data, allora in quel preciso istante io “mi sento vivo”, per cui, all’estremo, posso anche “non conoscere” momentaneamente IL MIO SCOPO ma fintanto che mi sento realmente “eccitato e connesso”, so di… ESSERE SULLA BUONA STRADA.
[Continua…]