“Se ho finito di imparare, sono finito.”
— JOHN WOODEN
ECCOMI DI NUOVO a ribadire un concetto molto importante, che “apre le porte” ai contenuti di questo Post ed allo stesso tempo fornisce delle Risposte “esaustive e complete”:
«RicordaTi bene che proprio quando Ti senti chiamato a fare dei “cambiamenti” nel Tuo Stile di Vita, si mostra l’eventuale “mancanza” di Fiducia in Te stesso, poiché è allora che l’autostima si rivela un – Punto Cruciale.
Ogni giorno la Gente può inviarTi dei chiari “messaggi” riguardanti il Tuo “prossimo” Passo, tuttavia se Ti “manca” la Fiducia “necessaria” per entrare in Azione, non potrai “mai e poi mai” trarre beneficio da “quei” Messaggi.»
Risulta di primaria importanza imparare a – guardarsi attorno – alla “ricerca” di Persone, o meglio, di Figure Professionali che possano specificatamente “fungere” da “modelli di ruolo”.
Chi altri l’ha fatto?!
Per conto mio, penso che sia “essenziale”, nella Vita, imparare “a fare” se non altro dei Piccoli Passi “in avanti”, e ciò comunque senza l’obbligo di “sentire” che è “tutta” la propria Vita… A DOVER CAMBIARE.
Nel contempo, è altrettanto fondamentale “non avere, o non trascinarsi” la sensazione che si stiano “bruciando” tutti i ponti dietro le nostre “spalle”.
Il mio miglior consiglio per Te, appassionato lettore, è di “vedere” i fatti e le realtà nel modo più tranquillo possibile, e di farlo proprio “per” Te stesso. Inoltre, devi accorgerTi che probabilmente Ti sentirai a disagio per un po’, ed anche “quello” rientra nella normalità.
Stai “cambiando”, e se Tu stessi sempre racchiuso all’interno della Tua “nicchia” Dorata, non saresTi mai e poi mai “costretto” a fare qualcosa di diametralmente opposto, di diverso da quello che già fai.
Devi aver voglia di “imparare”, di “capire”, di “sapere”, di “progredire”, di migliorarTi senza patemi d’animo, in con-ti-nua-zio-ne.
Noi tutti in effetti dovremmo essere “capaci” di – CONTINUARE AD APPRENDERE – con la prospettiva di “vivere” perlomeno sino ad 80 o 90 anni.
Se lasci un lavoro dove tutti Ti “ascoltavano”, devi essere disposto ad “affrontare” l’immancabile caduta di “status” che ne seguirà.
Potrai di certo sentirTi ferito nella Tua “autostima”, ma se Ti accorgi che stai davvero riprendendo “possesso” della Tua Vita e sei disposto a fare “qualunque cosa” questo comporti, riguadagnerai la fiducia che avevi prima in modo del tutto nuovo.
Imparerai e maturerai quel tanto che basta per “raggiungere” un determinato Livello Stabile ed avrai nel contempo la sensazione che essere stagnanti – sia normale.
È un dato di fatto che lo Studente di “ritorno” riesca a portare con sé così tante “dimensioni” dallo studio, perché immancabilmente ora possiede un’intera “prospettiva” di Vita – derivante dallo stesso Lavoro “del corso”.
Se riesci ad “assorbire” con fierezza ed “umiltà” la Nuova Formazione, riuscirai altresì a vederTi quale – parte integrale – del processo, e di conseguenza ne risponderai riconoscendo il Tuo “contributo” lungo tutto il Percorso.
Questa “visione” degli effetti, Ti aiuterà a “sentirTi” Connesso con tutto ciò che stai facendo e realizzando, soprattutto quando non sai con sicurezza “dove” il mondo Ti sta “portando”.
Una parte importante dei “corsi” di HUNTING SCHOOL che Io in primis ho ideato e conduco, è rappresentata dagli esplicativi programmi basati semplicemente sul far “incontrare” le Persone che vi partecipano, per permettergli di condividere le sensazioni comuni e di non sentirsi soli, o altrimenti isolati.
Questo “principio” si impone e fa un’enorme differenza.
Per quelli che non hanno ancora compiuto “il passo”, l’organigramma di HUNTING SCHOOL “offre e fornisce” in modo del tutto gratuito degli incontri di “orientamento”, così che ci sia l’opportunità concreta di “conoscere” sia le altre Persone coinvolte e “presenti”, che tutti i membri dell’intero Staff.
Ultimamente ho ricevuto una lettera da parte di un mio “allievo” che ha frequentato negli ultimi “tre anni” una distinta Serie di Corsi sull’Arte Venatoria col Cane da Ferma, in particolare riconducibile a quanto riguarda la Caccia alla Coturnice, senza “trascurare” naturalmente l’Arte della Beccaccia.
Non intendo riportare “l’intero” Scritto [non sarebbe nemmeno corretto, visti i contenuti “personali”], ma giusto per dare un indizio al proposito, approfitto del caso avendone ricevuto l’assenso dall’interessato, e propongo– in sintesi – alcuni interessanti “passaggi”.
“CIAO OSCAR,
per prima cosa Ti confesso che leggendo e rileggendo i Tuoi Libri, e comunque i Tuoi Scritti, mi sono talmente immedesimato nei Tuoi “racconti” da arrivare anch’io a scrivere spontaneamente con le lettere “maiuscole”, le virgolette, i punti e le virgole… La Tua HUNTING SCHOOL “OPPIS” è stata una vera e propria trasformazione per me, infatti ho scoperto fra l’altro di possedere un lato intellettuale che nemmeno pensavo esistesse.
È trascorso un po’ di tempo dall’ultima volta che ci siamo visti, e nel frattempo ho potuto mettere in “pratica” quanto sono riuscito ad apprendere, non solo da Te, come ben sai, ma anche dalle “competenti” Figure che compongono il Tuo Magnifico Staff.
Sono venuto al Tuo Primo corso ed ho ottenuto il massimo dei voti.
Ho partecipato al Secondo, realizzando i medesimi risultati.
Nel Terzo a dire il vero mi sono impegnato molto più degli altri due, ed anche se con maggior fatica, le mie abilità di sparatore sono rimaste costanti grazie alla pratica continua ed ho ricevuto molte positive valutazioni.
Quando in seguito ho cercato di “uscire” sul terreno di caccia nelle zone che frequento sin da bambino, assieme all’Esemplare che posseggo da cinque anni e che Tu stesso mi hai “corretto”, ho iniziato ad avere riscontri del tipo: «Eseguito in modo “banale”: ERRATA CORRIGE», come Tu stesso sei abituato ad esprimere.
Queste sono state delle VERE PROVE per me, perché non c’eri Tu,e neppure Stefano o Massimo al mio fianco: ero solo, io da solo.
Ma come ripeti ed insisti nei tuoi insegnamenti, ho “perseverato” (che bella parola), pur non avendo la minima idea di come me la sarei cavata.
Tutto questo mi terrorizzava al punto che soffrivo di insonnia (mai mi era accaduto prima di allora) ed in alcuni momenti mi sembrava persino di aver perso la memoria, poiché non ricordavo che pochi passi, o passaggi, di quanto avevo studiato e mi era stato insegnato, ed ero ancor più allarmato dal fatto che il mio cervello non “funzionava” più come prima.
Non riuscivo a pensare, a reagire e nulla di ciò che mi circondava quotidianamente mi pareva più normale.
Per fortuna, tenendo regolarmente il Tuo – LIBRETTO D’ORO DEL BECCACCIAIO – sul comodino della mia camera, mi costringevo giorno per giorno a leggerne alcune pagine, una o due alla volta, non di più, e spesso le ho lette e rilette all’infinito perché sapevo in cuor mio che dovevo andare avanti col mio sviluppo personale se desideravo crescere con profitto anche nella Pratica sul Terreno.
Nel frattempo non ho voluto telefonarTi, un po’ perché mi vergognavo di me, anche se ero certo che mi avresti aiutato comunque, magari venendo persino a casa mia, come hai già fatto in passato.
Pian piano ho “recuperato”, e sotto l’aspetto psicologico sono certo di averne guadagnato, sono cresciuto proprio come Tu stesso dichiari negli insegnamenti.
Non Ti nascondo che da solo temevo di non essere all’altezza, temevo di non essere in grado di raggiungere i risultati che con Te, Stefano e Massimo presenti, con semplicità riuscivo ottenere.
Inoltre, col supporto del Tuo Vangelo, sempre – IL LIBRETTO D’ORO DEL BECCACCIAIO – e specialmente rifacendomi alle difficoltà che riporti abilmente nel racconto di quel fantastico episodio in mezzo alla Tormenta, pur con tutte le preoccupazioni che mi seguivano in quegli istanti, come da Tuoi consigli sapevo di avere il mio bagaglio d’istruzione e pratica, e che di conseguenza mai e poi mai avrei “mollato”.
Un giorno ho incontrato per caso sul Terreno di Caccia un mio amico d’infanzia, anche lui alla ricerca di Beccacce, e siccome sino a quel momento della stagione venatoria ne aveva “sbagliate” oltre una ventina, credendo di essergli d’aiuto l’ho invitato ad accompagnarmi. Così, mentre lo osservavo e cercavo di “correggerlo”, mi sono tornate in mente le infinite istruzioni che ho avuto la fortuna di apprendere ai tuoi Corsi.
Sono rimasto stupito di me stesso, perché ancor oggi non riesco a spiegarmi sul fatto che quando quegli insegnamenti dovevo ricordarli per me, essi si “volatilizzavano”, mentre alle occorrenze del mio amico si sono materializzati tutti in blocco.
Al nostro primo incontro con la Regina, l’ho “fulminata” per aria proprio come dici Tu e da lì in poi non ne ho più “sbagliata” nemmeno una.
Anche il mio amico ha ottenuto due o tre splendide Beccacce, e vedendomi all’opera mi ha chiesto sia il Tuo consiglio che i tuoi contatti, perché si è reso conto che sei riuscito a “rivoltarmi come un calzino”, rendendomi quasi invidiato da tutto il circondario e, come diresti Tu in questi casi, “come le calze profumate della Bellucci”.
Nelle prossime settimane Ti contatterò per accompagnarlo da Te ad iscriversi, e per permettergli di diventare… come “me”: Tu diresti così, non è vero?
Con amicizia, Mladen.”
–
Concludo affermando che gli“insegnamenti” della HUNTING SCHOOL “OPPIS” sono riusciti a guadagnare “reputazione” anche grazie ai sacrifici, al coraggio ed alle capacità – assorbiti, imparati ed attuati – “appieno” da chi come Mladen aveva lo Scopo di “individuare” un bisogno specifico che attendeva solo di essere “soddisfatto”.
Facendo ciò, Mladen stesso è riuscito a “trovare ed incontrare” proprio il Suo di Scopo.
Se questa situazione risultasse simile a quella “presente” nel Tuo Ambiente di Caccia, o di Vita, e rispondesse esattamente alla lettera di cui sopra, sappi che ciò è possibile perché nessuno sta investendo del tempo per “identificarla” e… RISOLVERLA.
Io ed il mio Staff di HUNTING SCHOOL “OPPIS” siamo a Tua completa disposizione ed altrettanto perfettamente in grado di soddisfarTi.