Pernici sarde

Da: Maurizio Stalatile
Inviato: mercoledì 16 febbraio 2011 18.24.01
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Cc: Oscar Pizzato

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Oppis Ghiss.jpg (2,9 MB)

!!!!!!! Il punto di OPPIS GIHSS che e’ valso il CAC in Sardegna su pernici sarde.
GRANDE OPPIS GIHSS per le emozioni cha sai dare , solo chi ama il setter può capire.
Grazie OSCAR, grazie LUCA, grazie GIHSS

Oppis Gihss

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Il Gruppo cinofilo sassarese ha organizzato quattro giorni di prove su selvaggina naturale che si sono svolte dall’8 all’11 dicembre.
Presenti soggetti appartenenti sia alle razze continentali che inglesi, per un totale di 80 cani al giorno. Tanta la soddisfazione degli organizzatori, sia per la numerosa partecipazione sia per il risultato tecnico, in particolare per i cinofili giunti per la prima volta in Sardegna

di Luca Soddu

Fonte: LA GAZZETTA della CINOFILIA VENATORIA – Marzo 2011

Teatro delle prove le colline sassose di Gonnoscodina, Gonnostramatza, Masullas e altri paesi della provincia di Oristano. Terreni ardui dove la pernice sarda mette a dura prova cani, conduttori ma giudici e accompagnatori. Clima quasi primaverile e vento leggero [che come si sa in Sardegna non manca mai] hanno accompagnato l’evento magistralmente diretto dal Gruppo cinofilo sassarese, in particolare da Mario Azara.
Impeccabile l’organizzazione [curata da Francesco Abis] su quei favolosi terreni, per non parlare dell’ospitalità a casa della signora Gisella che ha fatto gustare ai partecipanti i piatti tipici della tradizione culinaria sarda.

Eccellente la giuria, sempre all’altezza della situazione, composta da Claudio Cortesi, Aldo Morandi, Andrea Petruzzelli, Angelo Bonacina e il francese Angel Franchi.
Alternandosi tra continentali e inglesi, sia al mattino che al pomeriggio, hanno permesso ai concorrenti di essere giudicati su diversi terreni, costoni e piani che caratterizzano l’habitat dell’Alectoris barbara.
Complessivamente sono state formulate quattro batterie di continentali e due di inglesi composte tutte da cani di grande levatura. Nei continentali infatti erano presenti con i loro soggetti: Andrea Tureddi e Marino Tesei da diversi anni ormai affezionati alle prove sarde, gli amici francesi Gasiot e Querci con i loro bracchi francesi e tedeschi, il sardo Pietro Manca con il suo bracco italiano.
Esordio in Sardegna [fortemente voluto dall' amico Sergio Lazzaretto] per Leo Vanzin con il korthal Diana Rembger e con altri weimaraner, e poi Enrico Aliprandi che ci ha onorato della presenza dei breton del compianto Rodolfo Pellegrinotti.

Grandi nomi anche negli inglesi con Luca Carnevale, Gonario Capelli, Roberto Cuccu, Gino Taddei, Roberto Melis, Daniele Zanotti, la lady Ariela Ferraro e il sempreverde Giulio Carne che con i loro setter e pointer hanno affrontato i difficili ma validi terreni sardi.
Ottima anche la presenza [anzi talvolta esagerata come è stato detto da qualche giudice] dei selvatici ma comunque determinante per offrire a tutti i soggetti la possibilità di confrontarsi con un selvaggina vera e difficile. Basti pensare che la pernice sarda, per le sue caratteristiche, viene apostrofata “pedinatrice”.

Alla fine il trofeo come miglior inglese è stato vinto da Oppis Ghiss di Luca Carnevale. Miglior continentale invece è stata proclamata Davia De La Vallee Du Nebbiu di Querci.

Pernici sarde

Il Gruppo cinofilo sassarese ha organizzato quattro giorni di prove su selvaggina naturale che si sono svolte dall’8 all’11 dicembre.
Presenti soggetti appartenenti sia alle razze continentali che inglesei, per un totale di 80 cani al giorno. Tanta la soddisfazione degli organizzatori, sia per la numerosa partecipazione sia per il risultato tecnico, in particolare per i cinofili giunti per la prima volta in Sardegna

di Luca Soddu

Teatro delle prove le colline sassose di Gonnoscodina, Gonnostramatza, Masullas e altri paesi della provincia di Oristano. Terreni ardui dove la pernice sarda mette a dura prova cani, conduttori ma giudici e accompagnatori. Clima quasi primaverile e vento leggero [che come si sa in Sardegna non manca mai] hanno accompagnato l’evento magistralmente diretto dal Gruppo cinofilo sassarese, in particolare da Mario Azara.
Impeccabile l’organizzazione [curata da Francesco Abis] su quei favolosi terreni, per non parlare dell’ospitalità a casa della signora Gisella che ha fatto gustare ai partecipanti i piatti tipici della tradizione culinaria sarda.
Eccellente la giuria, sempre all’altezza della situazione, composta da Claudio Cortesi, Aldo Morandi, Andrea Petruzzelli, Angelo Bonacina e ll francese Angel Franchi.
Alternandosi tra continentali e inglesi, sia al mattino che al pomeriggio, hanno permesso ai concorrenti di essere giudicati su diversi terreni, costoni e piani che caratterizzano l’habitat dell’AIectoris barbara.
Complessivamente sono state formulate quattro batterie di continentali e due di inglesi composte tutte da cani di grande levatura. Nei continentali infatti erano presenti con i loro soggetti: Andrea Tureddi e Marino Tesei da diversi anni ormai affezionati alle prove sarde, gli amici francesi Gasiot e Querci con i loro bracchi francesi e tedeschi, il sardo Pietro Manca con il suo bracco italiano.
Esordio in Sardegna [fortemente voluto dall' amico Sergio Lazzaretto] per Leo Vanzin con il korthal Diana Rembger e con altri weimaraner, e poi Enrico Aliprandi che ci ha onorato della presenza dei breton del compianto Rodolfo Pellegrinotti.
Grandi nomi anche negli inglesi con Luca Carnevale, Gonario Capelli, Roberto Cuccu, Gino Taddei, Roberto
Melis, Daniele Zanotti, la lady Ariela Ferraro e il sempreverde Giulio Carne che con i loro setter e pointer hanno affrontato i difficili ma validi terreni sardi.
Ottima anche la presenza [anzi talvolta esagerata come è stato detto da qualche giudice] dei selvatici ma comunque determinante per offrire a tutti i soggetti la possibilità di confrontarsi con un selvaggina vera e difficile. Basti pensare che la pernice sarda, per le sue caratteristiche, viene apostrofata “pedinatrice”.
Alla fine il trofeo come miglior inglese è stato vinto da Oppis Ghiss di Luca Carnevale. Miglior continentale invece è stata proclamata Davia De La Vallee Du Nebbiu di Querci.