NELLA PRIMA PARTE già pubblicata di questo Post ci eravamo “lasciati” introducendo l’imprenditore Ivica Milotic, mentre qui intendo “ripartire” cercando innanzitutto di «concludere» i vari concetti “descritti” in riferimento a Darko Bencic ed alla perfetta sintonia vissuta col Gruppo di «Amici Siciliani» nel corso della decantata Esperienza Croata.
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Dal racconto precedente si poteva capire con estrema facilità che il Sig. Vincenzo [Enzo] Fargione mi aveva manifestato «non poche perplessità» per le “prime impressioni” avute giungendo nel comune di Gimino [Zminj], in mezzo alla Foresta Selvatica nel lato Sud/Est dell’entroterra Istriano: ebbene, ancor prima di “trasferirci” a Vrbovsko , che al contrario lasciandosi l’Istria alle spalle risulta estendersi nel lato “più” a Nord/Est, il medesimo Grande Capo dell’espressa «Spedizione» Sicula NON SAPEVA PROPRIO COME… «RINGRAZIARMI» per la “continua” Attenzione Quotidiana “ricevuta”, per la Servizievole Disponibilità “goduta”, per l’immancabile Socievole Ospitalità “prestata” e per le innumerevoli Bontà Culinarie ad ogni buon conto piacevolmente “assaporate e degustate”.
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Alla fine, da perfetto – Signore e Galantuomo – quale realisticamente “è”, Enzo Fargione ha concordato – direttamente “tête-à-tête” – con Darko, Tanja e Peter Bencic di «contraccambiare» la moltitudine di Servigi “ottenuti” fornendo a tal uopo la “propria” Disponibilità a riceverli come Ospiti a Catania lungo i Lidi “La Playa”, presso il Villaggio Turistico – THE ORIGINAL CUCARACHA – a Lui stesso riconducibile, per cui arrivati al «Nocciolo» dell’intera piacevolissima “Vicenda” non ho potuto che rifarmi al noto Proverbio Popolare: «Tutto è “bene”, ciò che Finisce Bene».
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Le – Casse di Arance – predisposte a «Catania» per l’Esperienza Croata
– Introduzione –
Poco dopo il – gradevole incontro – che un’ultima “meravigliosa” Coppia di «Stimate Grigie» ha voluto riservare al sottoscritto ed a Nino, abbiamo raggiunto a bordo del fatidico FIAT Doblò la Casa di Caccia, dove era ad attenderci un ulteriore Signore Gentiluomo di “quei” Luoghi: «Ivica Milotic», anche Lui con “discendenza” Genetica» originaria di Gimino/Zminj.
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Assieme alla “totalità” del Nutrito Gruppo Italiano ivi presente, a fare i canonici “onori” di Casa nei confronti di Ivica erano rimasti Tanja e Peter, poiché con una banale scusante [?!?] nel frattempo l’imprevedibile Darko si era eclissato “chissà dove”.
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Da subito l’organizzatissimo Imprenditore Istriano ha tenuto a sottolineare l’urgenza di “partire” alla volta di Vrbovsko, luogo in cui da qualche anno a questa parte aveva “prelevato” in Prima Persona tutte le «Ambite Quote» di pertinenza ad una «Storica ed altresì “nominata”» Riserva di Caccia, situata appunto da quelle parti.
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Stando così le cose abbiamo provveduto d’impeto a “caricare” i molteplici ed infiniti Bagagli, ed altresì soprattutto i vari Esemplari Canini comunque presenti, disponendoli con sentimento e pari equilibrio nei tanti automezzi a disposizione, dopodiché ci siamo indirizzati tutti assieme per la Nuova Meta prefissa.
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A parte il sottoscritto “nessuno” degli appartenenti alla Compagine Turistico Venatoria in questione aveva la «più pallida idea» di “quando, come e dove” ci saremmo trasferiti, o quantomeno “cosa” stava riservando l’intero Ambaradan Programmato che mi ero sforzato di “organizzare”: desideravo “stupirli”!!… e col senno di poi credo davvero di esserci positivamente «riuscito».
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Attraversando dei veri e propri – Panorami “Paradisiaci” – che il particolare Territorio Croato con grande naturalezza risulta inevitabilmente “raffigurare”, circa Tre Ore più tardi siamo giunti all’uscita Autostradale che precede quella di Vrbovsko ed a quel punto il sapiente “intrattenitore” Ivica ci ha ospitato presso un Ristorante Tipico “locale”, dove abbiamo avuto modo di “degustare” Deliziosi Piatti Caratteristici chiaramente preparati a “base” di Selvaggina e con maggior precisione opportune “miscele” fra – Primi e Secondi – di Orso, Cervo, Capriolo e di immancabile Cinghiale.
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Camino da Cottura nel Ristorante Tipico Croato
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Il distinto – Marchio – della Casa di Caccia in «Ferro Battuto»
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L’Emblema della Casa di Caccia in «Legno Intagliato»
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La specifica – Legnaia Esterna – di “servizio” alla Casa di Caccia
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Quindi a pomeriggio inoltrato siamo giunti alla Casa di Caccia, meta distinta della “specifica” Esperienza e, non appena sistemati i Bagagli e i Cani comunque al seguito, il solito Organizzatore Istriano ha invitato tutti i presenti a “prepararsi” debitamente «addobbati» per affrontare il Gelido Clima Invernale del posto, perché prima ancora che si facesse buio avremmo dovuto “dividerci” nelle «postazioni» colà predisposte in Ambito Territoriale ed utilizzare di pari passo le – Raffinate quanto Attrezzate – Altane che Lui stesso vi aveva fatto “costruire”.
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L’Area Esterna della Casa di Caccia ed il relativo Poligono di Tiro
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Vista Frontale della Casa di Caccia oggetto del “racconto” – Iᴬ
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Il Retro della Casa di Caccia oggetto del “racconto” – IIᴬ
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In relazione a dette “novità” [infatti a parte lo scrivente nessuno l’avrebbe immaginato], nel breve si sono potute “impostare” le consequenziali Strategie e soprattutto, in modo del tutto direi… «naturale», anche “formare” i distinti Abbinamenti che l’escursione richiedeva:
- il Grande Capo Enzo Fargione si è condotto inevitabilmente con il “Proprietario”, ossia con Ivica;
- Suo Figlio Nino si è accompagnato col Braccio Destro del Titolare, ossia Elvis;
- lo “scherzoso” Beppe si è distinto seguendo l’immenso Guardacaccia, un “vero” Gigante: Yura;
- il sottoscritto e Momò invece, non avendo alcun interesse per tali Attività Venatorie, abbiamo tenuto sotto controllo lo Spazio Centrale che “collegava” le diverse Postazioni supportando in ogni caso gli altri del gruppo con dedite “qualifiche” di Osservatori Speciali, muniti unicamente di Cannocchiale Notturno;
- mio Figlio Mirko è rimasto alla Casa di Caccia in quanto non è mai stato interessato all’Arte Venatoria; mentre Pierantonio, Giovanni ed Enzo [Musco] nel frattempo erano rientrati in Italia per Impegni Personali preventivamente definiti;
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Pianta di Betulla con evidenziati i Funghi “Lignicoli” del luogo
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Per quanto mi riguarda durante il paio d’ore che siamo rimasti sull’Altana devo confessare di essermi divertito ben oltre ogni possibile aspettativa, perché il simpaticissimo Momò, direi… quasi “terrorizzato” da un eventuale attacco dell’Orso di cui poco prima aveva potuto “notare” un Esemplare Imbalsamato, non sapeva proprio come “darsi pace”, difatti sin dal momento che siamo scesi dal Fuoristrada del Guardacaccia con cui ci eravamo mossi, ha iniziato un tormentoso “andirivieni” di massima Irrequietezza e per evitare il “Silenzio Assoluto” di quei «momenti» ha continuato pur a bassa voce a chiedere la “mia” Attenzione, dicendomi:
«Oscar, ma… l’Orso può “salire” i Gradini che portano qui, dentro l’Altana?!»
Figura di – Orso – posto all’impiedi
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Ed io:
«Certo che potrebbe riuscirci, però non accadrà, stai pure tranquillo.»
…e “Lui” ancora:
«Ma… se l’Orso dovesse “arrivare fin qui”, come potremmo “fermarlo” visto che non abbiamo nessun Fucile?!»
…risposta:
«Non preoccuparTi, non salirà “mai” sino a Noi, se non altro perché ci sono una “miriade” di Selvatici tutt’attorno, per cui prima che a “Noi” avrà tutt’altro a cui pensare.»
…domanda:
«Ma se viene… sai cosa faccio, prendo la Sedia e la “incastro” sotto la Maniglia della Porta, così senza dubbio non potrà “entrare”!!»
…perciò ho fatto un appunto:
«E se… “sfondasse” la Porta?!»
Nel dubbio Momò si è “alzato” senza far rumore e, dopo aver incastrato la predetta Sedia, come uno “gnorri” si è gradualmente spostato dall’altro “lato” dell’Altana, lasciandomi senza “pronunciare” una Sillaba in Centro Stanza, al che ne ho approfittato per dirGli:
«Lo sai, sei davvero un Bell’Amico: cosa credi, che… “spostandoTi” da quel fianco se l’Orso “entrasse” Ti risparmiarebbe?!»
«Cucciolo» di Orso
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Ad un certo punto, in tono assolutamente divertito ho deciso di dirGli la Verità, se non altro allo scopo di farlo “stare fermo”, perché non riusciva proprio a calmarsi:
« Momò, nel “periodo” Invernale tutti gli Orsi del Mondo se ne vanno in “Letargo”, per cui qui dentro “non verranno mai”,perlomeno non in questi momenti.»
E “lui” subito a chiedermi:
«Scusami Oscar, ma cos’è il “Letargo”?!»
…e subito a seguire:
«…di cosa si tratta?!»
…ed ancora:
«…ma se malauguratamente si “svegliasse”, allora potrebbe raggiungerci “qui”?!»
La – «Pelle» di Orso – appesa alla Parete
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Per mia fortuna in quegli istanti è arrivato a prenderci col Fuoristrada il Guardacaccia precedentemente menzionato che, non avendo incontrato “nulla” di rilevante nel Suo giro di ispezione con Beppe, considerava ormai “conclusa” la Magra Battuta di giornata, per cui, nonostante il simpatico episodio in cui mi ero venuto a trovare, potevo finalmente “riprendere fiato”.
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Quando il Gruppo si è nuovamente riunito, ci siamo – l’un l’altro – potuti raccontare i “concitati e variopinti” avvenimenti Esperienziali a cui avevamo appena «assistito», per cui…
- Nino, ha parlato dell’Esaltante Situazione “provata” mentre attendeva un agognato Trofeo di Cinghiale, riuscendo a descriverci persino lo “scricchiolare” dei Cristalli di Neve Ghiacciata provocato dai Selvatici che inaspettatamente erano “comparsi”: infatti, a netta “differenza” degli Ungulati, gli si erano “presentati” ben Due Esemplari di «Lupo»;
- Beppe non riusciva a farsi passare lo “spauracchio” patito quando il “silenzioso” Guardacaccia che era con Lui gli aveva “imposto” di «scaricare» il Fucile mentre si stavano spostando a piedi dall’Altana verso il Fuoristrada, nel Buio“più” Profondo e nel bel mezzo dei “continui” Ululati di Branco di Lupi che Echeggiavano sulla Neve Gelata;
- Enzo dal canto Suo era rimasto “scioccato” perché Ivica , che lo Accompagnava per l’occasione, pur essendo attrezzato di dedita Carabina con Cannocchiale a Laser Infrarossi, non sentendosi “sicuro” nel «Raccapricciante» Luogo in cui si erano avventurati aveva «aggiunto» nel Fodero che portava a “tracolla” un’impressionante Pistola col «Cane Armato», e ciò sempre per via del Branco di Lupi che nel frattempo si sentivano Echeggiare “ovunque”;
…nell’udire di tutte le dettagliate circostanze menzionate non potevo che provare Sensazioni Positive, in quanto si stava concretamente «Realizzando» ciò che sin dall’origine del Progetto Turistico Venatorio in questione avevo cercato con dedizione di “far provare”: Emozioni “Indimenticabili”.
Clicca sulle Anteprime per Guardare il Video o per Zoomare le Foto:
L’Area Interna della Casa di Caccia con l’esposizione dei Trofei – Iᴬ
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L’Interno della Casa di Caccia con l’esposizione del Trofeo di Cinghiale e delle Zanne – IIᴬ
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L’Interno della Casa di Caccia con l’esposizione del Trofeo di Cervo – IIIᴬ
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L’Interno della Casa di Caccia con l’esposizione dei “Palchi” di Cervo e di Capriolo – IVᴬ
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L’Interno della Casa di Caccia con l’esposizione del Gallo Cedrone “imbalsamato” – Vᴬ
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L’Interno della Casa di Caccia con l’esposizione del Gallo Cedrone “imbalsamato” – VIᴬ
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Accompagnati appunto da un’Atmosfera di Emotività, al rientro presso la Casa di Caccia abbiamo potuto incontrare la Signora che per consuetudine e norma “gestisce” la medesima Struttura quando ci sono Clienti, che pur manifestato “sin da subito” un carattere piuttosto lamentoso, nonostante l’evidentissima “scontrosità” si è comunque dimostrata una – ingegnosa, fantasiosa e capace – Cuoca d’altri tempi, difatti nel poco tempo a disposizione in quel tardo pomeriggio è riuscita ad organizzare, preparare e infine dispensare una – Superba, Prelibata – ed “esageratamente” Abbondante Cena, da lasciare a bocca aperta anche il più tignoso ed il più esigente dei “commensali”: brava, veramente brava.
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Sala Pranzo nella Casa di Caccia oggetto del “racconto” – Iᴬ
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L’allegra serata è letteralmente “scivolata via” ascoltando reciprocamente gli “innumerevoli” Racconti espressi, e senza che nemmeno ce ne accorgessimo ad un certo punto, dopo aver terminato con le cibarie, la medesima Abbronciata Inserviente si è presentata nel bel mezzo dei presenti inevitabilmente a “muso duro” e rivolgendosi al Padrone di Casa ha chiesto in Lingua Croata se avesse dovuto portarci in tavola un Liquore, un Amaro o un altro Caffè, perché altrimenti, avendo sistemato la cucina, se ne sarebbe tornata alla “propria” Abitazione lì vicino: in quel momento ho osservato stupefatto che la “mezzanotte” era trascorsa da più di mezzora, tanto che alla mia esclamazione anche agli altri commensali sembrava perfino impossibile.
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Sala Pranzo nella Casa di Caccia oggetto del “racconto” – IIᴬ
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Sala Pranzo nella Casa di Caccia oggetto del “racconto” – IIIᴬ
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Allora ci siamo portati in gruppo attorno al “raggiante” Caminetto, il cui Ardente Calore [persino esagerato] ci aveva fatto apparire le canoniche Guance Rosse e, pronunciate le ultime frasi, ci siamo finalmente augurati a vicenda la Buona Notte per poi raggiungere ognuno le Stanze che ci erano state accreditate.
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Una delle – Camere da Letto – nella Casa di Caccia oggetto del “racconto”
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La mia “naturale” Sveglia Mattutina è chiaramente volta alle specifiche “abitudini” che riservo immancabilmente ai “miei” Setter Inglesi durante tutto l’Anno Solare, con l’oscurità o meno non importa, ed in concreto risulta “scoccare” quasi d’incanto alle «ore 5:15/5:20» altrimenti se i miei Ausiliari Canini non mi vedono alzato danno inizio inevitabilmente alle loro… “sostanziose” Danze Sonore, per cui, tenendo a rispettare le mie usanze anche per quel giorno, quando ancora l’intero Ambiente Invernale circostante era abbracciato dalle Ombre Notturne sono sceso silenzioso nel piazzale antistante l’Entrata Principale e mi sono adoperato a “liberare” a Coppie tutti i miei Esemplari Canini al seguito.
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Mentre stavo “richiudendo” gli ultimi di turno, nell’udire un minimo “cigolio” ho alzato lo sguardo in direzione della fonte sonora vedendo aprirsi il Portoncino dell’uscio di Casa e, fintanto che lentamente si svelava l’inconfondibile «Sagoma» di Ivica, lo stesso riconoscendomi ha esclamato sorpreso:
«Oscar, ma stai già “manovrando” i Tuoi Cani a quest’ora del Mattino?!»
…continuando:
«…è ancora “buio”, anzi, siamo nel “pieno” della Notte, non lo noti anche Tu?!»
…aggiungendovi poi:
«…con questo Freddo Gelido poi… sei sicuro di Essere “Normale”?!»
Ed io in risposta:
«Cosa vuoi che Ti dica… trovarmi in Italia oppure all’Estero non mi comporta alcuna “differenza”, in quanto prima di tutto le Sane “abitudini” – sono e rimangono pur sempre – Sane Abitudini, così come la Sacrosanta Innata “passione” non può che restare “inesauribile” Passione.»
Nel sentire ciò, il generoso Padrone di Casa si è dapprima messo una mano sulla fronte quale evidente “gesto” dal significato «ben conosciuto», e giusto in successione in un modo che direi quasi protettivo:
«Dai, ora cerca di “tornare dentro”, che mi appresto a prepararTi un caffè.»
Una volta all’interno della Casa di Caccia ci siamo fatti una “costruttiva” Chiacchierata e via via abbiamo potuto osservare il pacato arrivo di ognuno dei partecipanti presenti che, pur coscienti della particolare Esperienza Turistico Venatoria in corso, risultavano comunque incuriositi a fronte di ciò che si sarebbero potuto aspettare “quel” giorno, perché fondamentalmente non ne conoscevano i “Programmi”.
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Non appena terminata l’Abbondante Colazione, che il Clima Freddo di sicuro “invita” chiunque a… «consumare», conoscendo le “esigenze” esistenti ho cercato di rendere singolarmente apprezzabili le “scelte” effettuate e di riflesso ci siamo debitamente “divisi” per Pratiche Venatorie secondo quelle che erano le preferenze inerenti, ossia:
- Nino, Ivica, Elvis ed il sottoscritto ci saremmo spostati in una conosciuta Zona di «Fondovalle», locata sul Versante Sud di “quei” Luoghi, perché nella speranza di “incontrare” qualche Beccaccia dovevamo necessariamente “uscire” dal Manto Nevoso;
Nino Fargione con il Padrone di Casa… ovvero Ivica Milotic
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- viceversa, considerando a priori che i rimanenti avevano Obiettivi Venatori specifici del tutto «diversi», “da” Penna – “a” Pelo, il Gigantesco Guardacaccia avrebbe accompagnato il – Gran Capo – Enzo ed il “comico” Beppe in tutt’altra Località alla ricerca di un “pregevole” Ungulato, anche se oramai, visto il periodo, le effettive Chances Regolamentari a disposizione non erano molte;
Enzo Fargione e… il Gigante Croato, o meglio, il “silenzioso” Guardacaccia
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Poi verso mezzogiorno ci saremmo nuovamente riuniti presso la Casa di Caccia, così da assolvere le necessità dovute al “pranzo”, riprendere i Bagagli e tutti i Cani ed infine “trasferirci” un’ultima volta nella – Meta Ambita – sin dall’inizio della nostra Avventura da Enzo Fargione: la Capitale, «Zagabria».
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Tralasciando volutamente tutti i vari “passaggi” a tal proposito intercorsi, attorno alle «ore 16:00» già ci trovavamo IN “CENTRO” A ZAGABRIA, e lungo la strada l’irreprensibile Enzo è riuscito a “trovare” alcune Stanze libere oltre ad un dedito Vano Garage ampiamente “aerato”, dove mi sono permesso di «far pernottare “agiatamente”» tutti gli Esemplari Canini che ci eravamo portati appresso: come sempre quando Enzo “vede”, al pari… «Provvede».
Clicca sull’Anteprima per Guardare il Video:
Filmato che “riprende” – l’Hotel – di cui ci siamo “avvalsi” giungendo nel Capoluogo Croato – Iᴬ
Non può esservi alcun dubbio che…
le Emozioni Umane
riescono ad “evolversi” e ad «esprimersi»
maggiormente
attraverso una “Spontanea” Creatività.
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— OSCAR PIETRO PIZZATO
Il mattino successivo siamo rientrati in Italia presso il menzionato Aeroporto Trevigiano, dove i partecipanti Siciliani avrebbero potuto prendere il Volo di “ritorno” con meta Catania utilizzando i Biglietti già prenotati.
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Nonostante si trattasse di Giornata Festiva, lungo il Tragitto “prevalentemente” Autostradale che abbiamo percorso non si è mostrata alcuna particolare difficoltà legata “all’imprevedibile” Traffico, per cui, essendo giunti in – “largo” Anticipo – a Treviso, abbiamo approfittato dell’opportunità scegliendo un Ristorante “locale” Caratteristico dove abbiamo «festeggiato» per una volta di più il godimento della “bellissima” e Positiva Esperienza Croata.
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***
Post Scriptum
Per riconoscere la dovuta “importanza” alla Reale Ospitalità che ci è stata gentilmente riservata in questa “particolare” Esperienza Cinofilo Venatoria a Vrbovsko, con l’aiuto di mio Figlio Mirko abbiamo “imbastito” una Mini-Esposizione nella Sala/Salotto della stessa Casa di Caccia oggetto della trama, dove ho tenuto a “presentare” al Padrone di Casa, ai Suoi Fedeli Collaboratori ed altresì ai miei Compagni di Viaggio interessati i – Due Nuovi Libri – contenuti per l’occasione nel dedito «Cofanetto» dal “titolo”…
La – Zona Sala/Salotto – della Casa di Caccia “utilizzata” per la Mini-Esposizione – Iᴬ
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La – Zona Sala/Salotto – della Casa di Caccia “utilizzata” per la Mini-Esposizione - IIᴬ
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Ed a tal proposito,
sono fermamente convinto che…
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Quando un Sano “Concetto”
riesce a…
«Plasmare» la – Visione – del “Futuro”,
si arriva effettivamente a “scrivere”
una «sapiente» Pagina di Storia.
–
— OSCAR PIETRO PIZZATO
Tratterò comunque in maniera più ampia dei miei Due Nuovi Libri nei prossimi Articoli/Post che verranno pubblicati su questo “Blog”: www.oscarpizzato.com
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